Fondi: aprile in ripresa dopo shock Covid, raccolta +2mld (da -8,7mld) (RCO)
Bene azionari (+2 mld) e obbligazionari (+2,2 mld)
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Milano, 27 mag – Aprile
in ripresa per l’industria del risparmio gestito, reduce
dallo shock coronavirus. Come emerge dalla mappa mensile di
Assogestioni, la raccolta netta e’ positiva per 2 miliardi di
euro, dopo i deflussi per 8,7 miliardi di marzo e il
patrimonio gestito e’ salito a 2.178,3 miliardi da 2.140,3
Da inizio anno, il saldo e’ d’altro canto negativo per 10
miliardi. A trainare aprile sono state le gestioni collettive
che sfiorano +6 miliardi di raccolta netta, dopo i -10,5
miliardi di marzo, sulla spinta dei fondi aperti con +5,7
miliardi (contro -10,8 miliardi nel mese precedente), con
l’apporto anche dei fondi chiusi, che segnano +195 milioni
dopo +282 milioni. Per le gestioni di portafoglio, che a
marzo avevano retto bene l’onda d’urto della crisi del
Covid-19 con una raccolta netta di +1,8 miliardi, il saldo
dei flussi in aprile e’ negativo per quasi 3,9 miliardi. Le
retail segnano +105 milioni, dopo -742 milioni, mentre le
istituzionali registrano un saldo negativo per 3,98 miliardi,
dopo +2,58 miliardi a marzo. Pesano sul comparto i – 5,4
miliardi che la mappa registra per le gestioni di portafoglio
istituzionali di Generali. Dalla compagnia triestina arriva,
pero’, la precisazione che il dato complessivo di raccolta
del gruppo (-4,4 miliardi) e’ riferibile ‘principalmente a
ribilanciamenti nei portafogli di clienti istituzionali’. Si
tratta, cioe’, di riposizionamenti e non di deflussi. Lo
scenario complessivo della raccolta e’, dunque, di fatto
migliore di quanto appaia a prima vista. Dopo i timori per la
pandemia, le sue pesantissime ricadute economiche e gli
scossoni sui mercati che hanno colpito soprattutto marzo, i
risparmiatori hanno ripreso un po’ di coraggio, probabilmente
a fronte dei massicci interventi messi in campo da Governi e
autorita’ monetarie dei maggiori Paesi per sostenere economie
e redditi, che hanno avuto un impatto positivo sui mercati
(Milano +3,75% e Dow Jones +11% in aprile), per quanto la
volatilita’ resti considerevole. Ad incoraggiare sono state
presumibilmente anche le avvisaglie di contenimento
dell’epidemia o comunque del superamento del picco, che hanno
permesso le prime prudenti misure di allentamento delle
restrizioni in alcuni Paesi o hanno dato, se non altro, la
prospettiva di un’uscita dalla fase peggiore dell’emergenza
sanitaria. Il riemergere di un sia pur moderato appetito per
il rischio e’ visibile nei flussi sui fondi azionari che
chiudono aprile a +2 miliardi, dopo -4,1 miliardi a marzo. Ma
e’ rinverdito anche l’appeal degli obbligazionari, con
sottoscrizioni per +2,2 miliardi, dopo l’emorragia di -8,6
miliardi di marzo. Ritrovano il territorio positivo i
bilanciati con +493 milioni, dopo -1 miliardo, come pure i
flessibili con +250 milioni dopo -3,2 miliardi. I fondi
monetari, ‘star’ di marzo con una raccolta netta di +6,2
miliardi, conservano dei ‘fan’ anche ad aprile, segnando +846
milioni e un bilancio dei flussi da inizio anno di +9
miliardi, il migliore tra i fondi aperti, mentre la maglia
nera va ai flessibili con -7,3 miliardi, seguiti dagli
obbligazionari con -5,2 miliardi e dagli azionari con -4
miliardi.
Gli-col
(RADIOCOR) 27-05-20 11:00:15 (0199)NEWS,ASS 3 NNNN