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ASSEMBLEA OCF 24 E 25 MAGGIO 2024 | Attacco alle garanzie del difensore

ASSEMBLEA OCF 24 E 25 MAGGIO 2024

Attacco alle garanzie del difensore

 

L’Assemblea dell’Organismo Congressuale Forense

  • attesa l’iniziativa della Procura della Repubblica di Milano, non avallata dal Giudice per le indagini preliminari, che ha indagato e chiesto la misura interdittiva nei confronti di due difensori nell’ambito dello stesso procedimento nel quale espletavano l’incarico difensivo;
  • rilevata l’utilizzazione di conversazioni tra l’Avvocato e il suo assistito in ragione dell’esercizio dell’attività difensiva;

evidenzia il pericolo di compressione del diritto di difesa e l’impossibilità di garantire la stessa quale conseguenza di investigazioni e tesi accusatorie che non tengano conto della importanza del ruolo del difensore.

Esprime, poi, forte preoccupazione per il verificarsi di vicende giudiziarie che evidenziano la diffusione di idee di giustizia che contrastano con la natura liberale e democratica del nostro Stato. Infatti, la libertà del rapporto tra avvocato e suo assistito discende dalla funzione essenziale della difesa nel processo. Le indagini a carico del difensore nel corso del processo costituiscono di per sé una aggressione alla libertà del cittadino.

Inoltre, l’ascolto e, per giunta, l’utilizzazione di conversazioni tra l’indagato e il suo difensore sono un vulnus ad una concezione liberale della giustizia, in violazione del divieto espresso di cui all’art. 103 comma 5 c.p.p.. Il cittadino deve rapportarsi al suo difensore con l’assoluta tranquillità che quanto riferito non sia percepito dagli inquirenti e, addirittura, utilizzato contro di lui nel processo a suo carico. Diversamente, la difesa sarebbe ineluttabilmente negata e il difensore posto nell’impossibilità di espletare effettivamente il mandato professionale. E’, poi, peculiare che sia proprio l’iscrizione dell’Avvocato nel registro degli indagati, a seguito dell’ascolto e della interpretazione dei dialoghi tra lo stesso e il suo assistito, a rendere utilizzabili le stesse intercettazioni.

Si invita, pertanto, il Parlamento ad approvare con urgenza, in via definitiva, la riforma dell’art. 103 c.p.p. che, nella nuova formulazione, obbliga espressamente gli inquirenti ad interrompere immediatamente l’ascolto delle conversazioni nel caso di colloquio al quale prenda parte l’Avvocato, onde evitare il ripetersi di sconcertanti attacchi alle garanzie del difensore come avvenuto a Milano.

L’OCF, ribadendo la gravità di quanto avvenuto, valuterà iniziative future di ferma protesta.

Documento su Attacco alle garanzie del Difensore 25.05.2024


ASSEMBLEA OCF 24 E 25 MAGGIO 2024 DELIBERA SU CIRCOLARE DAG DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA 4 APRILE 2024

ASSEMBLEA OCF 24 E 25 MAGGIO 2024

DELIBERA SU CIRCOLARE DAG DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA 4 APRILE 2024

 

L’Organismo Congressuale Forense, nell’Assemblea del 24 e 25 maggio 2024

 

Vista

la circolare del DAG del Ministero della Giustizia in data 4 aprile 2024 in merito all’applicabilità della riscossione forzosa in solido nei confronti dell’imputato e del difensore dei diritti di copia di cui dell’art. 272 DPR n° 115/2022 alla fattispecie in cui il difensore dell’imputato ammesso al Patrocinio a Spese dello Stato non abbia depositato copia cartacea ai sensi dell’art. 164 Disp. Att. al CPP dell’atto di impugnazione depositato telematicamente (trasmesso via PEC o con deposito su Portale);

 

Considerato

che tale circolare ritiene di rinvenire la giustificazione dell’applicabilità di detta norma sarebbe rinvenibile nella circostanza

che essa “... costituente il pendant dell’art. 164 disp. att. c.p.p., mostra quindi un inequivocabile proposito e contenuto sanzionatorio, giacché da un lato è volta a sopperire, sotto il profilo contabile-finanziario, al costo del servizio svolto dalla cancelleria in luogo della parte onerata/impugnante, dall’altro è manifestamente intesa a sensibilizzare e dissuadere l’utenza dalle condotte defatigatorie suscettive di procrastinare e complicare i servizi amministrativi funzionali alla corretta investitura del giudice dell’impugnazione.”;

che, per tale motivo, non rientri nell’ambito di operatività della previsione di cui all’art. 107 del DPR n° 115/2002 dal momento che “si riferisce alle copie degli atti e documenti già presenti al fascicolo d’ufficio, rilasciate dalla cancelleria alla parte che ne faccia richiesta” e non l’ipotesi ”mancata produzione delle copie necessarie alla continuità del fascicolo d’ufficio ed alla formazione del fascicolo dell’impugnazione, che sono già nella disponibilità dell’impugnante”, contemplata invece dalla norma in esame;

Osserva

che tale interpretazione si pone in contrasto con il principio di cui all’art. 24 comma 3 della Carta Costituzionale che impone allo Stato l’obbligo di assicurare la difesa ai non abbienti, onerando invece il difensore di un costo aggiuntivo non rimborsabile ai sensi del DPR n° 115/2002;

che, come affermato dalla costante giurisprudenza della Suprema Corte (su tutte Cass. civ., sez. II, ord., 17 novembre 2022, n. 33924), la decurtazione degli onorari ex artt. 106-bis e 130 tusg, trova la propria giustificazione nella circostanza che tale attività professionale è svolta nell’interesse della giustizia e, dunque, persegue anche un fine di riduzione della spesa erariale;

che l’onere di deposito delle copie dell’atto di cui all’art. 164 DIsp. Att. al CPP - norma da ritenersi abrogata a seguito dell’entrata in vigore del DLgs n° 150/2022 - non può in ogni caso applicarsi laddove il difensore abbia depositato, in ossequio al disposto dell’art. 111 bis CPP, l’atto con modalità telematiche nel rispetto della normativa, anche regolamentare, concernente la forma, la sottoscrizione, la trasmissione e la ricezione dell’atto informatico in quanto, in tale ipotesi, l’originale dell’atto è rappresentato dal file in formato .pdf (secondo le specifiche tecniche adottate dalla DGSIA) e, pertanto, la copia dello stesso può essere eseguita a costo zero mediante duplicazione del medesimo file;

che, viceversa, la richiesta di copie analogiche dell’atto informatico dipendono in via esclusiva dall’inottemperanza da parte dello Stato all’obbligo di predisporre l’idonea infrastruttura atta alla ricezione e alla gestione dell’atto secondo le modalità telematiche introdotte dalla c.d. Riforma Cartabia e, in particolare, dalla mancata realizzazione del fascicolo processuale telematico nel quale l’atto informatico depositato è destinato a confluire;

Delibera

di richiedere al Ministro della Giustizia e al Direttore del DAG di adottare una disposizione regolamentare che chiarisca l’inapplicabilità della disposizione di cui all’art. 164 Disp. Att. al CPP alla fattispecie di deposito degli atti ai sensi dell’art. 111 bis CPP e, in ogni caso, la inapplicabilità della previsione di cui all’art. 272 DPR n° 115/2002 (TUSG) al difensore della parte ammessa al Patrocinio a Spese dello Stato.

Delibera su circolare DAG 4.4.2024 - patrocinio a spese dello Stato


ASSEMBLEA OCF 24 E 25 MAGGIO | OCF CHIEDE LA REVOCA DELLE FAQ DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA SUGLI ORGANISMI DI MEDIAZIONE, LA LORO CANCELLAZIONE DAL SITO DEL MINISTERO E LA PROROGA DEL TERMINE DI ADEGUAMENTO DI CUI AL DM 150/2023

 

ASSEMBLEA OCF 24 E 25 MAGGIO

 OCF CHIEDE LA REVOCA DELLE FAQ DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA SUGLI ORGANISMI DI MEDIAZIONE, LA LORO CANCELLAZIONE DAL SITO DEL MINISTERO E LA PROROGA DEL TERMINE DI ADEGUAMENTO DI CUI AL DM 150/2023

Roma, 24 maggio 2024. L’Organismo Congressuale Forense condivide integralmente il deliberato assunto a Genova da parte del Coordinamento della Conciliazione Forense (link) in ordine alle FAQ (link) pubblicate lo scorso 14 maggio sul sito del Ministero della Giustizia.

Manifesta disappunto per l’improvvida indicazione (sez. B.I.1) secondo cui l’Avvocato che “intenda divenire responsabile di un organismo … dovrà dimostrare … di possedere la qualifica di mediatore” nonostante il chiaro disposto dell’art. 16 comma 4-bis del D. Lgs. 28/2010 secondo il quale “gli avvocati iscritti all’albo sono di diritto mediatori”.

Esprime forte preoccupazione laddove (sez. B.IV.2), in pretesa salvaguardia dell’autonomia funzionale dell’Organismo istituito da un Consiglio dell’Ordine degli Avvocati ed in totale rottura col passato, si pretenderebbe che “non potrà essere nominato responsabile dell’organismo il Presidente del Consiglio dell’Ordine o un consigliere”, in danno della parità di trattamento tra Organismi pubblici e privati e della libera scelta per i cittadini di rivolgersi agli uni o agli altri, con il rischio di una complessiva privatizzazione della mediazione cui OCF fermamente si oppone.

Ne segnala la manifesta incoerenza, in un quadro sistematico che di fatto da un lato vorrebbe sospingere i Consigli dell’Ordine degli Avvocati a trasformare gli Organismi in autonomi soggetti giuridici, mentre dall’altro introduce il diniego nei confronti di quest’ultimi della “facoltà di utilizzare i locali concessi dal presidente del tribunale” (sez. B.II.2). Evidenzia, tra l’altro, che l’impianto proposto appare in netta contraddizione con la norma vigente e in particolare rispetto agli articoli 18 del D. Lgs. 28/2010 e 29 L.P.

Censura il sistema “regolamentare” che, di fatto, porterebbe ad annullare i fondamentali tratti distintivi tra Organismi pubblici e privati, vieppiù tramite un documento (le FAQ) che fornisce una interpretazione del tutto estensiva delle norme primarie e secondarie.

Ritiene inaccettabile che si addivenga a un’interpretazione delle norme per il tramite di FAQ in prossimità della scadenza del termine di adeguamento fissato dal DM n. 150/2023 (15 agosto 2024), a maggior ragione considerato che parrebbe siano in corso di adozione alcune modifiche normative.

Il tutto sotto minaccia di sospensione dell’attività degli Organismi di Mediazione con rischio di paralizzare le mediazioni in corso in danno dei cittadini.

Ciò premesso l’Organismo Congressuale Forense

 

chiede che

 

► venga in ogni caso prorogato il termine fissato dall’art. 43 1° co. DM n. 150/2023;

► si determini che, nel caso in cui venisse ravvisata una mancanza di conformità alla normativa da parte dell’Organismo, venga concesso un termine di adeguamento, senza adottare allo stato automatici provvedimenti di sospensione;

► si provveda alla immediata revoca delle FAQ, quanto meno nelle parti sopra censurate, dandosi corso ad un aperto confronto con le rappresentanze dell’avvocatura.

 

Doc Organismo di mediazione 25.05.2024


OCF in Audizione alla Commissione Lavoro Pubblico e Privato della Camera dei Deputati - indagine conoscitiva sul rapporto tra Intelligenza Artificiale e mondo del lavoro, con particolare riferimento agli impatti che l’intelligenza artificiale generativa può avere sul mercato del lavoro | Roma, 23 maggio 2024

OCF in Audizione alla Commissione Lavoro Pubblico e Privato della Camera dei Deputati - indagine conoscitiva sul rapporto tra Intelligenza Artificiale e mondo del lavoro, con particolare riferimento agli impatti che l’intelligenza artificiale generativa può avere sul mercato del lavoro | Roma, 23 maggio 2024

OCF ha proposto alcune solving solutions e ha così concluso il suo intervento davanti alla commissione: “La rivoluzione tecnologica rappresentata dall'IA porta con sé sfide e opportunità. Alterando i connotati delle prestazioni di lavoro e creando nuove forme di occupazione, l'IA può avere un impatto benefico sull'uomo e migliorare l'efficienza e la produttività. Tuttavia, è fondamentale per garantire che i diritti dei lavoratori siano protetti in questo nuovo contesto. La collaborazione tra tecnologia e umanità deve essere gestita con attenzione per evitare che l'uomo diventi schiavo della macchina e per promuovere un futuro del lavoro che valorizzi le capacità umane uniche e irripetibili.
In sintesi, il lavoro 4.0 non rappresenta solo una trasformazione tecnologica ma una profonda evoluzione sociale ed economica che richiede un impegno collettivo per costruire un futuro del lavoro più equo e sostenibile”

Segui il link per vedere l’audizione completa : https://webtv.camera.it/evento/25467

Segui il link per leggere i documenti completi: https://www.organismocongressualeforense.news/wp-content/uploads/2024/05/Doc-OCF-Elaborato-Uff-Segr-Comm.-Lav-23.05.2024.pdf


Comunicato Stampa | OCF: Piena solidarietà all'Avv. Carlo De Stavola per le minacce subite durante il processo sulle violenze nel carcere F. Uccella

COMUNICATO STAMPA 

 

OCF: “Piena solidarietà all'Avv. Carlo De Stavola per le minacce subite durante il processo sulle violenze nel carcere F. Uccella”

L'Organismo Congressuale Forense  a sostegno dell’intangibilità del diritto alla difesa

 

Roma 19/05/2024 – L'Organismo Congressuale Forense si unisce all’Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere a sostegno dello stato di agitazione proclamato per i gravi fatti accaduti durante l’udienza del processo sulle violenze avvenute nel 2020 nel carcere "Francesco Uccella”.

Lo scorso 14 maggio presso l'aula bunker del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, l'Avv. Carlo De Stavola, difensore di alcuni degli agenti penitenziari imputati, è stato minacciato durante l’interrogatorio dal teste-detenuto Gennaro Romano, mente era nel pieno svolgimento della sua attività professionale.

«Ti faccio due buchi in testa» la minaccia pronunciata dal teste, che si aggiunge ad un quadro intimidatorio che da tempo mina la serenità del processo, che nel corso delle sue 76 udienze ha già registrato episodi analoghi nei confronti di alcuni legali.

Sulla base di queste considerazioni l'Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere ha chiesto al Presidente del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, al Presidente della Corte di Appello, al Procuratore Generale, ai Responsabili della sicurezza del Palazzo di Giustizia e a tutte le Istituzioni competenti, di avviare un'indagine per accertare eventuali responsabilità, ed evitare che casi simili si ripetano.

L'Organismo Congressuale Forense sostiene tutte le iniziative necessarie a ribadire l'intangibilità del diritto di difesa, in ogni sua declinazione, nonché tutelare l'onorabilità e l'incolumità degli Avvocati, presidio irrinunciabile del processo.

 

Ufficiostampa

Eprcomunicazione
ufficiostampa@eprcomunicazione.it

Cs avv. Stavola


AGENDA OCF | I Cantieri del Diritto - Marsala 15/18 maggio 2024

LA SETTIMANA DI OCF

I Componenti dell’Ufficio di Coordinamento e alcuni Componenti dell’Assemblea dell’Organismo Congressuale Forense parteciperanno, su invito del Coa di Marsala, al Congresso Giuridico dei Fori Siciliani e del Distretto di Palermo dal titolo “Cantieri del Diritto 2024 - Intelligenza Artificiale e Diritti Fondamentali. L’Avvocatura di domani”.

Dal 15 al 18 maggio, presso il Complesso Monumentale San Pietro di Marsala i Componenti di OCF interverranno con gli altri relatori portando il contributo dell’organismo politico dell’avvocatura

Programma Marsala 15-18 maggio 2024


COMUNICATO STAMPA | OCF INTERVIENE SULL'ARRESTO DELL’ AVV. SONIA DAHMANI

COMUNICATO STAMPA

                        OCF INTERVIENE SULL'ARRESTO DELL’ AVV. SONIA DAHMANI

Roma, 12 maggio 2024. La polizia tunisina ha arrestato l’Avv. Sonia Dahmani nel corso di una riunione dell’associazione forense alla quale è iscritta, durante una diretta dell’emittente France24.

La stessa polizia ha poi abbattuto la telecamera e trattenuto per diverse ore l’operatore.

L’arresto della Collega Dahmani è conseguenza delle sue posizioni fortemente critiche sull’accordo per il trattenimento dei rifugiati tra il governo tunisino e la UE, che lo finanzierà con cospicui fondi.

OCF chiede che il governo italiano si attivi immediatamente per il rilascio dell’Avv. Dahmani e pretenda dai propri partner internazionali garanzie in ordine al rispetto dei diritti fondamentali sanciti nei trattati internazionali, esprimendo fortissima preoccupazione in ordine a tutti gli accordi bilaterali con Paesi i cui governi non rispettino i diritti umani e le fondamenta dello stato di diritto, quali l’indipendenza dell’avvocatura e la libertà di stampa.

CS Avv. Sonia Dahmani


COMUNICATO STAMPA | Presentato VIII Rapporto Censis sull'Avvocatura

COMUNICATO STAMPA

 Presentato VIII Rapporto Censis sull’avvocatura

OCF: “Rapporto Censis importante per il settore ed ora dobbiamo farcene interpreti con la politica”

 

Roma 8 maggio 2024 - È stato presentato oggi a Roma l’VIII Rapporto Censis sull’avvocatura, realizzato dal Censis per la Cassa Forense, in cui sono riportati i dati aggiornati sugli iscritti, sui redditi e sulle pensioni, integrati dalle opinioni degli avvocati sulla loro situazione professionale e sulle prospettive della professione.

 

Tanti i dati che emergono dal Report: dal Gender gap, secondo cui tra i redditi degli uomini e delle donne ci sono più di 30.000 euro di differenza; al tema dell’Intelligenza Artificiale, che per il 58,7% degli Avvocati è considerata come un’opportunità piuttosto che una minaccia. Altro tema rilevante è stato quello sulla spendita dei fondi del PNRR e le preoccupazioni del settore.

 

Tema molto sentito nel sondaggio anche quello della monocommittenza: sottolinea l’Organismo Congressuale Forense che ormai tra mozioni approvate dal Congresso e Disegni di legge, siamo in grado di trovare un punto di equilibrio tra le opposte esigenze. Una richiesta arrivata dal 73,6% degli intervistati.

 

“I dati sono davvero importanti e molto utili – dichiara l’avvocato Mario Scialla Coordinatore dell’Organismo Congressuale Forense - perché ci consentono di avere una guida ragionata molto articolata e particolareggiata, per Regione, per fascia di età e genere. Quale rappresentante politico dell’Avvocatura posso dire che i messaggi che ci giungono sono numerosi, chiari e convergenti e ci consentiranno di agire sapendo che i temi che porremo nuovamente alla politica sono ormai condivisi e metabolizzati. Con questo Rapporto ci sembra evidente che l’Avvocatura italiana ha parlato chiaro e noi l’abbiamo ben compresa. Ce ne faremo interpreti con la politica”.

 

Secondo l’avvocato Scialla, intervenuto alla presentazione, le risposte fornite sono tutte importanti ma in primis “non possiamo che concordare sul fatto che non avere dei nostri rappresentanti nell’Ufficio Legislativo del Ministero, ci costringe poi a tentare di far correggere le norme. L’apertura che abbiamo ricevuto in questi ultimi mesi è stata immediatamente colta, con l’individuazione della componente forense che ne farà parte”.

 

“Sui temi e i dati trattati oggi – continua il Coordinatore dell’Organismo Congressuale Forense – è bene continuare a parlarne. Per quanto riguarda il Gender Gap deve essere eliminato al più presto, innanzitutto con un approccio diverso al problema, con la determinazione fornita dalla consapevolezza che colmare la differenza tra generi comporta una maggiore competitività della categoria nel suo complesso. Sul tema dell’Intelligenza Artificiale, invece, crediamo che possa essere un ausilio utile alla professione, ma solo se saremo messi nelle stesse condizioni di operare dei magistrati, accedendo agli strumenti che fornirà il Ministero. Diversamente si registrerà una pericolosa sperequazione di forze in campo. I recenti strumenti normativi europei e provenienti dal disegno di legge governativo assicurano una valida tutela dei diritti fondamentali e delle decisioni giudiziali, ma occorre vigilare sull’ansia efficentista che rischia di stravolgere la nostra professione. Un ultimo richiamo alla politica è bene farlo in materia di impiego di fondi del PNRR: forse è il caso di spendere meno per lo studio del processo e dedicare più investimenti all’implementazione degli organici, dei magistrati e del personale amministrativo, perché a breve rischiamo di avere ancora meno magistrati per i numerosi pensionamenti”.

 

L’OCF ha poi sottolineato l’importanza dei dati che provengono dalle interviste agli imprenditori, tema toccato anche da un’analoga ricerca condotta dall’Organismo, che vorrebbero un Avvocato tempestivo, capace di risolvere le questioni in tempi definiti, contenendo i costi del servizio.

CS Presentazione Rapporto Censis 2024 - Cassa Forense 08.05.2024

rapporto-avvocatura-2024


Paralisi Giustizia di prossimità | L'OCF chiede la costituzione di un Tavolo Tecnico con gli Organi Istituzionali e Territoriali

ASSEMBLEA OCF 19 E 20 APRILE 2024

Documento su Giustizia di prossimità

 

L’ Assemblea OCF ritiene indifferibile la costituzione di un tavolo tecnico con gli organi istituzionali, Governativi e territoriali per affrontare il grave problema della paralisi della Giustizia di prossimità causata dalla perdurante carenza di personale amministrativo e della magistratura onoraria che caratterizza non solo tutti gli Uffici Giudiziari ma soprattutto gli Uffici di Giudici di Pace sull'intero territorio nazionale che, con la recente riforma, e quella che entrerà in vigore nel 2025, ha visto aumentare la propria competenza di valore.

Emblematica la situazione del Giudice di Pace di Sant’Anastasia (ricadente nel Circondario del Tribunale di Nola), rilanciata anche da organi di stampa, ove si evidenzia che in tale Ufficio giudiziario, a gestione interamente ministeriale, con una competenza territoriale di ben sette Comuni e con utenza di circa 170.000 persone, vi è la presenza di un solo cancelliere, per altro in applicazione temporanea fino al prossimo 14 settembre 2024, con “la scopertura” di tutte le altre figure professionali previste dalla ordinaria pianta organica.

Evidenti le gravi conseguenze:

- per il settore penale: rinvii dei processi ad oltre un anno; assenza di provvedimenti per i processi prossimi alla prescrizione; procedure ferme in attesa di fissazione dell’udienza e di attribuzione di RG. di apertura dibattimentale;

- per il settore civile: mancata pubblicazione di sentenze da oltre due anni; paralisi delle attività amministrative, mancato aggiornamento del SIGP, con rischio di irreparabili danni per il cittadino.

Tutto ciò senza dimenticare che tale stato di fatto impedisce l’attuazione del Dlgs n.149/2022, di attuazione della Legge 206/2021, che prevede “il deposito di atti processuali esclusivamente con modalità telematiche”.

E’ sotto gli occhi di tutti che l’Amministrazione della Giustizia sia esclusivamente concentrata sugli obiettivi prefissati per Tribunali e Corti di Appello con ingiusto sacrificio di Avvocati e cittadini che assistono e subiscono una giustizia a velocità doppia, incentrata sul raggiungimento degli obiettivi comunitari e lontana dalle esigenze dei cittadini e degli operatori del diritto.

E’ indispensabile e indifferibile, dunque, la predisposizione di un piano di intervento organico e su vasta scala per la individuazione del personale e delle risorse indispensabili al funzionamento di tutti gli Uffici Giudiziari al fine di garantire la omogenea e concreta attuazione degli obiettivi previsti e richiesti.

Doc Giustizia di prossimità 19.04.2024

 

 


OCF chiede che l' Autorità di Controllo sull'IA sia anche Autorità con funzioni etiche e tecnico-giuridiche sull’applicazione dell’IA in ambito Giustizia

OCF chiede che l' Autorità di Controllo sull'IA sia anche Autorità con funzioni etiche e tecnico-giuridiche sull’applicazione dell’IA in ambito Giustizia

22 Aprile 2024

L'Organismo Congressuale Forense  invita il Governo ad integrare il Piano strategico per l'IA 2024-2026 prevedendo una macroarea aggiuntiva per il settore Giustizia ed offre, a tal fine, la propria piena collaborazione anche nella successiva fase attuativa delle strategie da individuare, affidando all'Avvocatura il compito, riconosciutole ancora di recente dal Presidente Mattarella, di fornire, "in un dialogo costruttivo tra tutti gli operatori del settore, il suo qualificato contributo di esperienza e competenza per l'incremento di efficienza e funzionalità della giustizia"

“L’Organismo Congressuale Forense ha fatto richiesta che l’Autorità di controllo sull’Intelligenza Artificiale prevista dal Regolamento Europeo sull’IA sia anche un’Autorità con funzioni etiche e tecnico-giuridiche sull’applicazione dell’Intelligenza Artificiale in ambito Giustizia e su tutte quelle implicazioni sulla tutela dei diritti”.
Così l’Avv. Andrea Corrado, Componente dell’Assemblea dell’Organismo Congressuale Forense

Download 20.4.2024 - Documento sull'intelligenza artificiale