RASSEGNA STAMPA | Equo compenso da rafforzare, serve un argine al dumping professionale

🔵 Equo compenso da rafforzare, serve un argine al dumping professionale
🖊 Intervista all’avvocato Pierfrancesco Foschi, portavoce del gruppo di lavoro sull’equo compenso e sulla fiscalità dell’Ocf, che ha partecipato anche alle audizioni al Senato proprio durante l’iter legislativo dell’AS 2419 “Disposizioni in materia di equo compenso delle prestazioni professionali”
(da Il Dubbio di lunedì 12 settembre 2022)
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ELEZIONI POLITICHE 2022 | L'avvocatura incontra la politica

Il Consiglio nazionale forense, insieme all'Organismo Congressuale Forense, incontra oggi i rappresentanti dei partiti politici, per un confronto a più voci sui temi della giustizia e delle professioni. L’incontro rientra nell’ottica di una fondamentale intensificazione del dialogo tra avvocatura e politica, con l’intento di approfondire anche i programmi elettorali presentati.

L’evento verrà trasmesso in diretta streaming attraverso il sito web e i canali social ufficiali del Consiglio, così da consentire a tutti i Consigli dell’Ordine degli avvocati sul territorio nazionale e alle associazioni forensi di poter seguire i lavori.

Guarda il live streaming al link:
https://www.youtube.com/watch?v=qBc44EULsas


Fine corsa equo compenso | Paparo: “Flop che si sarebbe dovuto evitare”

Il disegno di legge sull'equo compenso per le prestazioni dei liberi professionisti ha concluso il suo iter parlamentare al Senato senza giungere purtroppo alla sua approvazione perché la Conferenza dei capigruppo non ha trovato l’intesa su quando mandare al voto il testo prima della chiusura della legislatura.

Così sul punto Sergio Paparo, coordinatore dell’Organismo Congressuale Forense: “Siamo molto delusi per la mancata approvazione del disegno di legge. I professionisti e in particolare gli avvocati attendevano questo provvedimento a garanzia delle loro giuste remunerazioni rispetto ai c.d. clienti forti e l’OCF, di concerto con il CNF e con tutte le associazioni forensi,  si è speso tantissimo perché il Parlamento ne concludesse l’iter di approvazione.

Seppure con l’attenuante della sfortunata coincidenza dello scioglimento delle Camere proprio quando il DDL sarebbe dovuto approdare in aula al Senato, questo flop si sarebbe dovuto evitare sottraendolo alle dinamiche proprie della campagna elettorale".


Carenze organico | Roma, stop udienze per sei mesi. Paparo: “Dall’Ocf proposte dell’avvocatura per il nuovo governo”

La sospensione dell’assegnazione dei processi penali collegiali per 6 mesi presso il Tribunale di Roma a causa della carenza di organico dei magistrati (che comporta che dei 32 collegi giudicanti previsti ne operino di fatto solo 18) è lo specchio della realtà in cui si trova da anni la giustizia italiana ed è fonte di grave preoccupazione per tutta l’avvocatura che rimane sgomenta davanti a un provvedimento così grave e senza precedenti.

Come già ribadito più volte dall’Organismo Congressuale Forense le riforme procedurali e l’ufficio del processo non bastano da soli a risolvere i problemi della giustizia se non si mette mano concretamente alle vere cause del problema: carenze di organico dei magistrati togati (il numero dei fuori ruolo è peraltro davvero eccessivo), mancata valorizzazione della magistratura onoraria, scoperture di organico degli amministrativi, inadeguatezza delle risorse tecniche e delle strutture ed in ultimo per il settore penale un eccesso di norme incriminatrici (che prevedono spesso fattispecie di allarme sociale nullo) che si traduce in una massa di indagini e processi ormai davvero ingestibili per la macchina della giustizia.

"L’avvocatura che si prepara al prossimo Congresso Nazionale Forense di Lecce è consapevole di questi problemi e del ritardo con cui la politica li ha fino ad ora affrontati e per questo l’Organismo Congressuale Forense che ne esercita la rappresentanza politica è - secondo il suo Coordinatore, Sergio Paparo - pronto a farsi carico di queste problematiche elaborando proposte concrete da sottoporre ai nuovi parlamento e governo".

 


Equo compenso, Paparo: “Si vinca la corsa contro il tempo per la sua approvazione”

Il rinvio della calendarizzazione al Senato del DDL sull’equo compenso al 6 settembre, nonostante le recenti rassicuranti parole del sottosegretario Sisto, determina l’Organismo Congressuale Forense a richiedere con forza l’approvazione del disegno di legge pur con i ristrettissimi margini di tempo rimasti.

Così Sergio Paparo, coordinatore OCF: “Si vinca la corsa contro il tempo. I gruppi parlamentari di Palazzo Madama hanno il dovere politico e anche morale di concludere l’iter di approvazione di un provvedimento così tanto atteso dai professionisti ed in particolare dagli avvocati. La recentissima approvazione a tempo di record della riforma della giustizia tributaria ci dimostra che, se c’è concreta volontà, l’equo compenso si può fare”.

La mancata approvazione di questo provvedimento fortemente voluto da tutta l’avvocatura e su cui l’Organismo si è così tanto speso in questi anni farebbe invece il gioco di quei contraenti forti, anche nella pubblica amministrazione, che continuano a volere corrispondere ai propri professionisti compensi inaccettabilmente esigui.