Riforma del processo civile, OCF: “Bene ridurre i tempi ma non basta modificare le sole norme processuali”

Anche quest’anno si celebra proprio oggi, 25 ottobre, la Giornata Europea della Giustizia Civile, istituita nel 2003 dalla Commissione UE e dal Consiglio d'Europa, sul modello delle altre grandi giornate europee, per avvicinare il mondo della giustizia civile ai cittadini dell’Unione e dare loro consapevolezza della costruzione di uno spazio giudiziario comune.

E proprio in tema di riforma del processo civile, l’Organismo Congressuale Forense esprime apprezzamento per le finalità dichiarate di ridurre la durata e i tempi del processo, evidenziando che le profonde criticità del sistema giustizia non possono, però, essere risolte modificando, ancora una volta, le sole norme processuali.

E’ necessario intervenire immediatamente sulle risorse del sistema giustizia e sulla organizzazione del lavoro negli uffici giudiziari, sfruttando al meglio le risorse previste dal P.N.R.R. e consentire alle rappresentanze dell’Avvocatura di dare un contributo attivo alle scelte organizzative.

L’Organismo Congressuale Forense assicura la propria collaborazione a tale fine.

“E’ necessario”, sottolinea Mario Scialla, coordinatore di OCF, “proseguire nel percorso virtuoso iniziato dall’Organismo e rafforzare il dialogo costruttivo con gli uffici legislativi e le rappresentanze politiche e specialistiche dell'Avvocatura sul tema della giurisdizione”.

“Il ruolo di difesa dei diritti che la Costituzione assegna all'Avvocato deve estendersi alla funzione proattiva nella sintesi e nel monitoraggio dei nuovi strumenti processuali e tecnologici, ove le trasformazioni sociali e tecnologiche impongano una revisione dei codici”.

“E’ il momento –conclude Scialla- di cogliere una grande opportunità per porre le basi di una trasformazione del servizio di giustizia adeguato alle nuove esigenze che il progresso impone, e quanto più tale processo sarà condiviso con gli operatori tutti, tanto più esso sarà efficace e duraturo nel tempo”.

L’OCF evidenzia come vi siano numerose criticità, subito emerse in seno alla riforma, sia nel procedimento di formazione della norma che nei contenuti, anche perché la collaborazione delle rappresentanze dell’Avvocatura, pur essendosi registrato un maggior loro coinvolgimento rispetto al passato, non è stata organica ed effettiva.

Di tali criticità l’organismo ha offerto una puntuale disamina in una nota, elaborata in seno alla neocostituita assemblea, diffusa tramite i suoi canali di comunicazione.

L’OCF esprime invece apprezzamento circa la valorizzazione delle forme di giustizia complementare e la previsione di incentivi fiscali a sostegno delle stesse, osservando che in questo ambito, le rappresentanze forensi hanno senza dubbio offerto, nel tempo, un contributo rivelatosi essenziale.


OCF, il messaggio degli Avvocati Giuslavoristi Italiani alla nuova Assemblea

Dagli Avvocati Giuslavoristi Italiani (AGI) i migliori auguri di buon lavoro al neo-eletto Coordinatore dell’Organismo Congressuale Forense (OCF), l’avvocato del Foro romano Mario Scialla e a tutto il nuovo Ufficio di Coordinamento. "Congratulazioni al neo Coordinatore Mario Scialla, a tutto l’Ufficio di Coordinamento di OCF, per questo delicato e importante incarico - ha sottolineato la presidente AGI Tatiana Biagioni - e nel solco degli scorsi anni ribadiamo la piena disponibilità di AGI, l’associazione specialistica maggiormente rappresentativa delle giuslavoriste e dei giuslavoristi italiani, a collaborare con l’organismo di rappresentanza politica dell’Avvocatura al fine di dialogare sui temi del lavoro, sulla modernizzazione della professione e sulla formazione specialistica di qualità".


Ministro della Giustizia, il messaggio dell’Organismo Congressuale Forense a Carlo Nordio

L'Organismo Congressuale Forense porge al Ministro della Giustizia Carlo Nordio i più sinceri auguri di buon lavoro per l'incarico assunto nel nuovo Governo.

L'Avvocatura ha già avuto modo di apprezzare, nei fatti, la vicinanza del Ministro alle istanze della classe forense: per questo, siamo fiduciosi che si potrà aprire una fase di confronto costruttivo basata su obiettivi condivisi per una Giustizia che metta al centro la difesa dei diritti dei cittadini e le garanzie dentro e fuori il processo.

Con questo auspicio, manifestiamo la più ampia disponibilità di questo Organismo per una proficua e concreta interlocuzione sui temi che coinvolgono gli avvocati italiani.


Imprese e avvocati | Il rapporto di ricerca dell'OCF in collaborazione con Confcommercio

L’avvocatura e il suo ruolo: una nuova consapevolezza sulle chances di sviluppo che il nostro tempo ci offre

Questa pubblicazione contiene i risultati statistici dell’indagine su “Imprese e Avvocati” condotta dall’Organismo Congressuale Forense in collaborazione con Confcommercio e che è stata volta ad acquisire contenuti, conoscenze e consapevolezze in merito all’esperienza e al ricorso alla figura professionale dell’Avvocato da parte delle MPMI (Micro-Piccole-Medie Imprese) del terziario (esclusi il settore finance e i liberi professionisti).

L’indagine è stata condotta su un campione significativo di 1.600 MPMI, con specifico riferimento all’attività di assistenza e difesa nelle controversie civili e all’attività di assistenza stragiudiziale, avendo come punto di riferimento non solo i risultati in termini di soddisfazione/insoddisfazione da parte dell’impresa rispetto alla prestazione professionale ricevuta, ma anche il tema della occasionalità/stabilità del rapporto e il grado di coinvolgimento del legale nelle scelte aziendali.

Si tratta di uno strumento di conoscenza che non ha diretti precedenti nel panorama delle azioni degli organismi esponenziali della nostra Avvocatura, da sempre intenta più a rappresentare sé stessa e la propria crisi piuttosto che a operare i dovuti riscontri circa la percezione che di noi Avvocati hanno gli altri operatori della scena sociale e le potenzialità inespresse che il mercato dei servizi legali potrebbe offrirci.

Trattandosi della prima esperienza, l’indagine è stata riservata al mondo delle imprese medio/piccole, con esclusione del complesso e articolato mondo dei consumatori e della più elitaria realtà delle grandi imprese: ciò al fine di avere il prima possibile dati e strumenti utili di conoscenza di una realtà rispetto alla quale è parso più urgente un approccio maggiormente consapevole e maturo in quanto essa rappresenta, insieme, il mercato di più immediato interesse e un importante interlocutore nelle azioni politiche.

I dati che ne sono emersi e che vengono qui pubblicati costituiscono il punto di arrivo del sondaggio ma, al tempo stesso, il momento di avvio di un più profondo e importante lavoro di analisi e sintesi del rapporto tra Avvocatura e mondo delle imprese.

Punto di arrivo in quanto, anche a una prima lettura (necessariamente sommaria) i dati emersi offrono, rispetto al modo in cui solitamente ci raffiguriamo, il quadro di un rapporto più articolato e complesso tra l’Avvocato e il proprio assistito “azienda” e mettono direttamente in crisi il racconto di una Avvocatura inidonea a fornire utilità dirette ai propri clienti, se è vero che, delle imprese che hanno fatto ricorso ad un legale almeno una volta (il 73,3% del totale del campione), ben l’88,9% lo ha fatto non per richiedere il patrocinio giudiziale ma per ottenere prestazioni stragiudiziali; e tra queste si sono dette soddisfatte della prestazione ricevuta ben il 91,8%, dato quest’ultimo  sostanzialmente in linea con il grado di soddisfazione delle imprese rispetto alle prestazioni giudiziali (82,3%).

Di diretto interesse anche i dati relativi alle dimensioni dello studio legale a cui si rivolgono le imprese, alla frequenza dei rapporti di collaborazione stabile rispetto alle prestazioni occasionali, alle modalità di interazione con riferimento agli ambiti territoriali, alle scelte delle imprese in relazione al loro dimensionamento e alle tipologie di prestazioni professionali richieste: prestazioni che sono state  ritenute sicuramente utili al fine di ridurre il contenzioso, migliorare la trasparenza e la integrità dell’operato aziendale, dare maggiore credibilità all’impresa presso i suoi clienti, migliorare la gestione delle risorse umane e offrire maggior potere contrattuale.

Molto significativo il dato secondo cui l’88,2% delle imprese che hanno usufruito di consulenza e assistenza legale nei diversi ambiti considera tale supporto un potenziale fattore proattivo per il miglioramento dell’azione strategica e operativa.

Rilevanti (e preoccupanti) i risultati del test relativamente alla conoscenza, all’utilizzo e ai risultati degli strumenti di “giustizia complementare” di cui il 63,4% del campione afferma di non aver mai sentito parlare e la cui espansione, nonostante offrano esiti soddisfacenti per la grande maggioranza del campione (il 73,9%), pare trovare il maggior ostacolo proprio nell’approccio dell’Avvocatura, secondo quanto ritenuto dal 69,4% del campione (per il 36,4% l’impossibilità di farvi ricorso risiederebbe nell’assenza di disponibilità al dialogo con la controparte, mentre per il 33,0% l’uso degli strumenti  di “giustizia complementare” sarebbe sconsigliato proprio da parte del legale di fiducia).

Rispetto a tali risultati, sembra apparentemente contraddittorio il dato relativo alla previsione circa lo sviluppo del ruolo che l’assistenza legale assumerà in futuro per le imprese italiane: laddove il 56,3% del campione ha espresso l’opinione di un  ruolo progressivamente meno significativo dell’assistenza legale, mentre il 43,7% vede nel futuro per l’Avvocatura e i servizi legali un ruolo sempre più integrato e proattivo (supporto nella gestione di affari legali, organizzativi, commerciali, economici, etc.).

In sostanza, le imprese italiane sembrano dirci che l’Avvocatura potrà avere un ruolo significativo nella misura in cui saprà essere più integrata con le strutture aziendali, più coinvolta nelle esigenze strategiche funzionalmente volte a una visione complessiva della realtà imprenditoriale e, complessivamente, più aperta e propensa a un dialogo costruttivo con le imprese italiane, al fine di offrire un servizio di utilità concreta; ruolo da affiancare all’idea di una Avvocatura volta esclusivamente alla tutela dei diritti in sé e per sé, e che rimane pur sempre il nucleo essenziale della nostra professione, purché volto alle esigenze proprie del mondo produttivo.

Ma questo lavoro non può che essere un punto di partenza in quanto, al di là delle prime impressioni, i dati andranno analizzati in modo scientificamente appropriato, al fine di trarne tutta l’utilità possibile: e ciò anche in interazione con i risultati che annualmente ci offre la Cassa Forense, con la ormai usuale indagine statistica sull’Avvocatura.

In conclusione, trovano conferma le ragioni che hanno indotto l’Organismo Congressuale Forense ad avviare una stretta interazione con il mondo delle imprese, in un’azione svoltasi costantemente e in continuità pur negli avvicendamenti nelle cariche apicali, volta a orientare le scelte strategiche dell’Avvocatura in funzione della conoscenza del tessuto socio/economico del nostro paese, delle sue esigenze e dei concreti spazi che offre alla nostra professione. E in tal modo il rapporto viene offerto al nuovo Organismo Congressuale Forense che verrà eletto dal XXXV Congresso Nazionale Forense affinché, con il completamento dell’analisi dei dati già emersi, l’indagine divenga uno strumento usuale da aggiornare annualmente e ampliare, al fine di orientarne al meglio l’azione politica.

Con l’auspicio che l’Avvocatura, che da troppo tempo si raffigura come una professione in crisi e dal futuro incerto, possa trarne un nuovo racconto di sé stessa, fatto di consapevolezza sulla persistente importanza del proprio ruolo e sulle chances di sviluppo che il nostro tempo comunque ci offre e che vanno assolutamente colte.

Consulta il rapporto d’indagine cliccando sul link:

Imprese e avvocati - Rapporto di indagine

 

A cura del Gruppo “Imprese e consumo”

Accursio Gallo, coordinatore

Giandomenico Catalano

Alessandra Dalla Bona

Giovanni Malinconico

Armando Rossi

Paolo Rossi

Giovanni Stefanì

Stefano Tedeschi


Report | Il ruolo dell’Intelligenza Artificiale nei sistemi giudiziari

Applicazione diretta di AI nel dibattito giurisdizionale: il caso concreto

Il presente lavoro, a cura dell'avv. Andrea Stanchi, intende offrire all’Organismo Congressuale Forense e al Congresso Forense strumenti per un’analisi sul panorama internazionale  del dibattito attuale nei Paesi soggetti alla Rule of Law sull’impiego dell’intelligenza artificiale, e delle sue soluzioni tecnologiche, nei sistemi giudiziari.

Si tratta di una verifica empirica sperimentale ai fini della ricerca sulla identificabilità dei paradigmi (tecnologici e culturali) del dibattito.

A tal fine, è attiva una raccolta di dati che al momento vede un dataset di circa 6200 testi scientifico-accademici in lingua inglese, provenienti principalmente da Google Scholar e Google News, relativi all’argomento in analisi, riferito all’ultimo quinquennio.

Scarica qui il pdf: Il ruolo dell’Intelligenza Artificiale nei sistemi giudiziari


Pignoramenti presso terzi | OCF: "Si riconosca agli avvocati il diritto di notificare in proprio l'avviso ex art. 543 c.p.c."

L’Organismo Congressuale Forense ha ricevuto negli ultimi giorni numerose segnalazioni da Consigli dell’Ordine e importanti associazioni forensi rispetto alla prassi avallata da recente dal DOG e da note predisposte dai dirigenti UNEP di vari distretti che considerano nei pignoramenti presso terzi l’avviso al terzo e al debitore previsto dall’art. 543 cpc (recentemente novellato sul punto) come atto dell’esecuzione forzata e come tale di competenza esclusiva dell’UNEP, comportando così aggravio notevole di costi e tempi per il creditore procedente al cui difensore sarebbe quindi preclusa la notifica in proprio (postale o PEC) del medesimo avviso, senza considerare la possibilità (purtroppo ricorrente) di ritardi nelle comunicazioni di iscrizione a ruolo che complicano il quadro.
L’Organismo contesta questa “interpretazione amministrativa” della norma il cui tenore letterale invece fa propendere per considerare quell’avviso come atto di parte e come tale eseguibile con notifica in proprio ex lege 53/1994 da parte del difensore del creditore procedente. La semplificazione e l’esigenza di celerità sottese alle riforme processuali appena varate dal Governo ci supportano peraltro in questa considerazione e per questo chiediamo che il Ministero della Giustizia voglia procedere ad annullare la nota del DOG del 20.09.2022 o comunque a chiarire che gli avvocati hanno in ogni caso facoltà di procedere alla notifica in proprio dell’avviso ex art. 543 c.p.c., restando la notifica tramite UNEP una mera facoltà.


XXXV Congresso Nazionale Forense | L'avvocatura si esprime sulle riforme e la tutela dei diritti nel tempo dei cambiamenti globali

Si è svolta presso la sede del Consiglio Nazionale Forense a Roma (Via del Governo Vecchio 3), la conferenza stampa di presentazione del XXXV Congresso Nazionale Forense in programma a Lecce dal 6 all’8 ottobre per discutere su: un nuovo ordinamento per un’Avvocatura protagonista della tutela dei diritti nel tempo dei cambiamenti globalil’attuazione delle riforme e gli effetti, anche economici, sull’esercizio della professioneil ruolo e le nuove competenze degli avvocati nell’automazione dell’organizzazione e della decisione giudiziaria (in allegato i dati - identikit dell’Avvocatura).

 

Sono intervenuti: Avv. Maria Masipresidente del Consiglio Nazionale ForenseAvv. Giuseppe Gaetano Iaconatesoriere del Consiglio Nazionale ForenseAvv. Sergio Paparo, coordinatore dell’Organismo Congressuale ForenseAvv. Nicolino Zaffina, consigliere del Consiglio di amministrazione della Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza ForenseAvv. Antonio Tommaso De Mauropresidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Lecce

 

«Ci auguriamo che il Congresso sia prima di tutto un’occasione di condivisione e riflessione, ancor prima di discussione - ha detto la presidente del CNF Masi - per l’Avvocatura è il momento del cambiamento: sia rispetto al nostro ruolo all’interno del processo, che alcuni interventi tendono a limitare, sia fuori del processo. Gli effetti delle riforme approvate in taluni casi sono penalizzanti perché comprimono il diritto di difesa. Poi c’è un ulteriore aspetto, in questo caso da approfondire, rispetto alla figura dell’avvocato che può contribuire a una funzione più ampia di quella giurisdizionale». La Masi, infatti, sottolinea: «La professione oggi è composta da donne e uomini quasi in egual misura, e crescono i giovani e gli under 50. Chi ha la responsabilità di guidare l’Avvocatura ha quindi anche un compito delicato: indirizzare la professione, anche scegliendo percorsi paralleli alla giurisdizione ordinaria in cui la nostra competenza può essere messa a disposizione. Da qui l’importanza della riflessione: dobbiamo aver chiara la nostra identità, quali sono i principi inderogabili ma anche gli ambiti che possono essere percorsi. In questo senso anche le nuove tecnologie e l’Intelligenza Artificiale possono essere un‘opportunità che non possiamo più ignorare o trascurare, perché sarebbe un atto di scarsa diligenza e intelligenza».

 

«La legge professionale dà un’opportunità al Congresso, riconoscendo la centralità che viene da un’esperienza storica che nasce nel 1947 a Firenze e che manifestava la legittima pretesa dell’Avvocatura di contribuire alla ricostruzione della società e dell’ordinamento giuridico - ha detto il coordinatore dell’OCF Paparo - questo Congresso si apre a distanza di 10 giorni dalle ultime elezioni, per la prima volta non avremo un ministro in carica ospite e per la prima volta l’Avvocatura rinnoverà tutte le sue rappresentanze. La giurisdizione è in crisi, il Pnrr le ha assegnato un compito forse irrealizzabile, ovvero la riduzione dell’arretrato del 90% e dei tempi del processo del 40%. Siamo preoccupati: non è pensabile una riforma della giustizia intervenendo solo sulle regole processuali. Eppure assistiamo a riforme del processo penale, civile, tributario senza alcun intervento sulle risorse, degli investimenti, che invece restano fermi. Rivendicheremo alla politica la necessità di percorsi giurisdizionali complementari, nei quali ci candidiamo a svolgere funzioni sussidiarie alla giurisdizione ordinaria che non devono essere affidate a un giudice; la necessità di investire più risorse nel sistema della giustizia alternativa, affidando agli avvocati un ruolo di ‘prevenzione’: l’assistenza in fase contrattuale, se sviluppata con competenza e qualità, può eliminare, ridurre, prevenire il conflitto. Infine il ruolo dell’Avvocatura nella gestione dei palazzi di giustizia: le conseguenze della cattiva gestione della giurisdizione le pagano avvocati e cittadini. È arrivato il momento che le istituzioni forensi siano direttamente coinvolte nell’organizzazione dei consigli giudiziari».

 

«Questo congresso è importante perché capita in un periodo di profondi cambiamenti sociali con un nuovo protagonismo anche della tecnologia che tende a modificare il ruolo dell’Avvocatura e di ciascuno di noi - ha aggiunto il tesoriere del CNF Iacona - purtroppo sappiamo che la giustizia non funziona bene, e ciò che finora è stato messo in campo sul piano delle riforme non riesce a superare queste difficoltà. Senza interventi strutturali o l’aumento di personale nessun intervento funzionerà. Il Congresso di Lecce ospiterà 675 delegati e 800 congressisti da tutta Italia, pari donne e uomini, tanti giovani. Soprattutto rispetto a quest’ultimi abbiamo un dovere: valorizzarli». 

 

Nicolino Zaffinaconsigliere di amministrazione della Cassa forense, è intervenuto portando il saluto del presidente Valter Militi: «La nostra presenza non ha un valore simbolico. Il Congresso è l’appuntamento migliore dell’Avvocatura che cade tuttavia in un momento complicato. Parliamo a un governo che ancora non c’è per chiedere di mettersi all’opera e intervenire sulla giurisdizione non solo riformando i riti: se la macchina giudiziaria non funziona e non risponde alla domanda di giustizia ci saranno ricadute in termini economici e sociali, un motivo di freno per il paese. Ritoccare e riformare va bene, ma dobbiamo richiedere interventi strutturali: rimettere mani all’edilizia giudiziaria, implementare il personale amministrativo e il numero di magistrati che si sta riducendo all’osso. Speriamo che Lecce sia un punto di ripartenza».

 

Anche Antonio Tommaso De Mauropresidente dell’Ordine degli Avvocati di Lecce, ha portato i suoi saluti e quelli della città che ospiterà il Congresso: «Speriamo che l’assise sia un momento di confronto con il nuovo Parlamento e che l’Avvocatura possa essere una voce unita per confrontarsi con il futuro Governo e la magistratura per affrontare nel miglior modo possibile i problemi della giurisdizione».


OCF, Accursio Gallo nell'Ufficio di Coordinamento; Sini tesoriere

L’avvocato Accursio Gallo è stato eletto componente dell'Ufficio di Coordinamento dell’Organismo Congressuale Forense. Gallo, che in assemblea rappresenta il distretto degli ordini degli avvocati di Palermo, è subentrato all'avv. Emanuele Maganuco. Contestualmente l'avv. Luigi Sini, già componente dell'Ufficio di Coordinamento, è stato nominato Tesoriere, prendendo il posto di Maganuco.


Intelligenza artificiale e giustizia | Andrea Stanchi: "Un percorso dalla tecnologia ai diritti passando per la Costituzione"

Con l’intervista al prof. Sabino Cassese e al prof. Massimo Luciani sul tema  "Intelligenza artificiale e giustizia: una evoluzione costituzionalmente possibile?",  il 20 settembre si è concluso il percorso dei "Dialoghi di Ocf" sull’Intelligenza Artificiale in vista del Congresso Forense di Lecce.

Il commento di Andrea Stanchi (in foto), avvocato giuslavorista, componente OCF e coordinatore del progetto: "Si tratta di un complesso di cinque coppie di interviste in funzione di approfondimento di vari aspetti del tema, dalla tecnica alla relazione con i principi costituzionali, che si affianca ai documenti di relazione predisposti per il Congresso. L’ultimo Dialogo, condotto da Giovanni Malinconico e Rosa Colucci, è di estremo interesse. Giuristi di altissimo profilo e umanisti di grandissima cultura, spaziando sul dibattito anche internazionale, gli intervistati tracciano con chiarezza, profondità e sintesi i principi che dalla Costituzione indicano gli ambiti in cui può e deve indirizzarsi la riflessione sull’applicazione delle Soluzioni Tecnologiche alla tutela dei diritti. Interessantissimi i riferimenti (per avvocati, magistrati .... ma anche per il Legislatore) al ruolo dei corpi intermedi. Non ultimo, il metodo utilizzato per l’intervista getta spunti (socio-psico-tecnologici?) per ulteriori riflessioni. Abbiamo utilizzato, a fini scientifici, un’applicazione (tra i LoA, quello di Supporto Decisionale) di supporto alle interviste offerta da un Large Language Model (GPT-3) che, tracciatogli il profilo degli intervistati, ha proposto dei quesiti sul tema (poi ovviamente rielaborati per adattarli al contesto). Con qualche irriverenza tutta "umana", tra Escher e Bach (e con un pizzico di McLuhan), l’intervistatore -oggetto anche dell’intervista-  intervistato per il tramite degli intervistati? Un meta-Metaverso di spunti su cui riflettere!"

https://www.youtube.com/watch?v=VgzODHVrqF8

https://www.youtube.com/watch?v=VgzODHVrqF8

 

INTELLIGENZA ARTIFICIALE E GIUSTIZIA
Focus di approfondimento a cura dell'Organismo congressuale forense
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Le nuove tecnologie stanno cambiando i nostri stili di vita con implicazioni significative che coinvolgono il diritto e l’etica. L'Organismo congressuale forense ha realizzato una serie di approfondimenti con giuristi ed esperti, in vista dell'appuntamento di ottobre in cui l'AI costituirà uno dei temi congressuali.

 

  • AI e giustizia | Paradigmi tecnici e paradigmi normativi
  • Ospiti relatori Maurizio Ragusa, VP di Expert Sistem, e Raffaele Zallone, esperto di diritto dell’informatica, diritto della privacy e protezione dei dati personali, contratti di informatica, e-commerce. 👉 https://www.youtube.com/watch?v=7eQrx4T9k8c&t=591s

 

  • Rule of law e giustizia predittiva
  • Ospiti relatori Riccardo Perlusz, già direttore Sicurezza di Ibm Italia, esperto di forensic e nuove tecnologie, ed Enrico Consolandi, presidente della sezione terza civile del Tribunale di Brescia 👉https://www.youtube.com/watch?v=AI9Um4P_sqs

 

  • AI e tutela dei diritti. Dalle investigazioni al processo, un equilibrio tutto da costruire?
  • Ospiti relatori Andrea Lisi, avvocato esperto di tecnologia e privacy, ed Edoardo Limone, esperto tecnico di forensics e soluzioni digitali applicate alla tutela dei diritti. 👉https://www.youtube.com/watch?v=9WbZ8WMEV0k

 

  • L’avvocato e l’accelerazione digitale. La professione alla prova del cambiamento del medium della legge. Quali prospettive?
  • Ospiti relatori gli avvocati Guido Alleva e Franco Toffoletto👉 https://youtu.be/BbXbSJBHrVg

 

In studio gli avvocati Alessandra Dalla Bona, componente Ufficio di Coordinamento, e Andrea Stanchi, del gruppo di lavoro sull'intelligenza artificiale. Conduce Rosa Colucci.

I dialoghi di OCF - Intelligenza artificiale e giustizia


Assemblea OCF | Prossime date e ordine del giorno

🔵 Si terrà in presenza la prossima ASSEMBLEA DELL’ORGANISMO CONGRESSUALE FORENSE, nei giorni del 21 settembre 2022 (dalle ore 15.30 alle ore 19.00) con prosieguo al 22 settembre (dalle ore 9.30 alle ore 13.00)
📌 ORDINE DEL GIORNO;
1) Approvazioni verbali assemblea 19 e 20 maggio;
2) Esiti assemblea dei Presidenti dei Consigli dell’Ordine (Coordinatore);
3) Mozione di sfiducia presentata dall’avv. Pasquale Barbieri;
4) Elezione per la ricostituzione dell’Ufficio di Coordinamento;
5) Lavori congressuali: determinazioni organizzative;
6) Varie ed eventuali.