Processo civile | Criticità e proposte nel documento dell'OCF
L’Organismo Congressuale Forense, in occasione dell’incontro avvenuto lo scorso 11 gennaio al Ministero della Giustizia, ha predisposto e consegnato al Capo di Gabinetto del Ministro, Dr. Alberto Rizzo, una nota dettagliata sul tema della riforma del processo civile, nella quale sono riportati i numerosi articoli del codice processuale oggetto di riforma, le principali criticità e alcune proposte di modifica, ovvero di soppressione.
E’ una riforma che l’Avvocatura non ha chiesto, ma che ha provato a condividere e modificare, portando all’attenzione del Governo le mozioni approvate nei diversi Congressi forensi: qualche proposta è stata recepita, non tutte purtroppo, e alcune norme contestate sono state confermate e peggiorate.
Ormai la proposta di riforma è diventata legge con il combinato disposto della legge delega n. 206/2021 e del decreto legislativo n. 149/2022 e, pur confermando le critiche e le proposte di modifica, con questa dobbiamo confrontarci.
L’anticipazione dell’entrata in vigore della riforma del rito civile, disposta dall’art. 1, comma 380 della legge di bilancio per il 2023 e la contestuale approvazione dell’art. 8 del c.d. decreto milleproroghe (D.l. 29 dicembre 2022, n. 198) entrato in vigore il 30 dicembre 2022 dedicato ai termini in materia di giustizia, con il quale numerose disposizioni già oggetto del decreto milleproroghe 2021 (in gran parte previsioni adottate nel periodo pandemico) sono state ulteriormente prorogate per il 2023, hanno acuito le problematiche e criticità già segnalate, creandone ulteriori.
Con il documento si vuole dare un contributo sulle principali modifiche con le quali ci dobbiamo confrontare, già da oggi e nell’immediato futuro, evidenziando criticità e proposte.
Nel documento è stata seguita la traccia del D.LGS. 149/2022 ed in particolare dei diversi commi dell’art. 3 che sono intervenuti per:
- Modificare la competenza del giudice di pace (pag.2)
- Introdurre ulteriori ipotesi di responsabilità processuale (pag. 3)
- Introdurre un generale principio di chiarezza e sinteticità degli atti (pag. 4)
- Stabilizzare le previsioni dell’udienza mediante collegamenti audiovisivi e delle udienze cartolari (pag. 5)
- Inserire l’obbligo di eseguire la notificazione esclusivamente a mezzo della posta elettronica certificata (pag. 6)
- Riformare interamente il processo di cognizione di primo grado, dalla fase introduttiva alla fase decisoria, introducendo anche il cd “procedimento semplificato di cognizione” (pag.11)
- Riformare in parte il giudizio di appello (pag. 28)
- Riformare, per l’ennesima volta il giudizio di cassazione, riducendo sempre più la possibilità di adire la S.C. e la partecipazione all’udienza pubblica, introducendo una nuova ipotesi di revocazione e il rinvio pregiudiziale da parte dei giudici di merito (pag. 35)
- Problematiche del deposito telematico (pag. 44)
In occasione dell’incontro con i rappresentati del Ministero e del DGSIAN avvenuto sempre lo scorso 11 gennaio, è stata avanzata anche la richiesta di realizzare al più presto un'unica piattaforma per i depositi telematici uguale per tutte le procedure giudiziali, che preveda una upload fornita gratuitamente dal Ministero, che consenta il caricamento diretto degli atti e dei documenti, con attività differenti a seconda del tipo di processo (civile, penale, amministrativo e tributario) ma con identico e semplificato lay-out dei comandi, che consenta agli Avvocati di effettuare tali attività in modo agevole e ricevendo immediatamente il riscontro da parte della Cancelleria con attestazione del rispetto dei termini processuali: richiesta contenuta in numerose mozioni del recente Congresso Forense di Lecce (mozioni nn. 1, 7, 22, 35, 70 e 157), approvate con il 93 % dei voti dei delegati. È stata altresì richiesta la limitazione delle ipotesi di sospensione e interruzione del sistema per manutenzione ed aggiornamento, intervenute con eccessiva continuità, per tempi sempre più lunghi e senza preavviso.
Scarica al seguente link il documento:
SCHEMA CRITICITA riforma CPC e proposte OCF1
Avvocati: “Rischio caos nei tribunali civili”. Cnf e Ocf incontrano Capo di Gabinetto ministero della Giustizia
Roma, 11 gennaio 2023 – Il Consiglio nazionale forense e l’Organismo congressuale forense hanno incontrato questa mattina il capo di Gabinetto del ministero della Giustizia, Alberto Rizzo, per un confronto sui problemi organizzativi legati all’anticipazione al 1° marzo 2023 dell’entrata in vigore della riforma civile, inizialmente prevista per il 30 giugno 2023.
L’incontro ha visto la partecipazione da parte del Consiglio nazionale forense della presidente Maria Masi, della vicepresidente Patrizia Corona, del tesoriere Giuseppe Iacona e di componenti dell’Ufficio di Coordinamento dell’Organismo congressuale forense: il coordinatore Mario Scialla, il segretario Accursio Gallo, il tesoriere Antonino La Lumia e il componente Udc Stefano Tedeschi.
I rappresentati dell’avvocatura hanno colto l’occasione dell’incontro odierno per manifestare ancora una volta le notevoli criticità che la riforma del processo civile presenta, e la ferma contrarietà al provvedimento adottato per anticipare l’entrata in vigore di molte norme.
«La contrarietà nasce dalla consapevolezza - dichiara la presidente del Cnf Maria Masi - che le modifiche, anche strutturali, dell’intero assetto della giustizia civile, senza la necessaria e presupposta adeguatezza di mezzi, risorse e strumenti, non si riveleranno, purtroppo, funzionali al necessario recupero di efficienza richiesto dall’Europa, ma finiranno per aggravare la già grave e critica situazione attuale. A ciò si aggiungano le difficoltà “interpretative” del regime applicabile nell’immediato, con riferimento a molteplici aspetti legati alla fase introduttiva del processo di cognizione e alle norme anticipate relative ai procedimenti di famiglie e minori. Si è chiesto pertanto che vengano nell’immediato riportate all’originale previsione dell’entrata in vigore almeno le norme riferibili a questi ambiti.
All’esito del non breve incontro – conclude la presidente Cnf Masi - ci conforta la disponibilità manifestata dal ministero della Giustizia, e in particolare dal capo di Gabinetto Alberto Rizzo, sia di intervenire in maniera forte sulle molteplici disfunzioni del sistema informatico e digitale sia di ampliare la possibilità di interventi correttivi, anche su proposta dell’avvocatura, su cui attualmente grava il peso maggiore, se non unico degli oneri del “rinnovato” processo civile, senza onori».
«In un incontro ampio ed approfondito con il capo di Gabinetto, presidente Alberto Rizzo, abbiamo ribadito, unitamente ai vertici del Consiglio Nazionale Forense, la contrarietà all'anticipazione dell'entrata in vigore della riforma del processo civile e l'enorme preoccupazione sulla impreparazione degli uffici Giudiziari a recepire le numerose ed importanti innovazioni», afferma il coordinatore dell’Ocf, Mario Scialla, che prosegue: «Sono state fornite dal Capo di Gabinetto rassicurazioni e garanzie sul fatto che le osservazioni e raccomandazioni contenute nel documento consegnato verranno adeguatamente valorizzate e si cercherà di intervenire nell'ambito dei regolamenti attuativi. Per sopperire poi ai numerosi problemi legati alle infrastrutture informatiche è stato convocato d'urgenza un incontro con il Capo di Dgsia Vincenzo De Lisi che si è tenuto nel pomeriggio. L’occasione è stata utile per comprendere che in futuro gli interventi di manutenzione saranno meno frequenti e preannunciati con congruo anticipo. Si è cominciato anche a ragionare sulla ipotesi di un portale unico, come richiesto a gran voce dal Congresso di Lecce”
Avviso procedura di selezione Comunicazione OCF
AVVISO PUBBLICO PER TITOLI E COLLOQUIO PER IL CONFERIMENTO DI N. 1 INCARICO DI LAVORO AUTONOMO DELLA DURATA DI DODICI MESI IN QUALITA’ DI “ESPERTO IN COMUNICAZIONE, UFFICIO STAMPA, MONITORAGGIO LEGISLATIVO E SOCIAL MEDIA”, AI SENSI DELL’ART. 11 DEL REGOLAMENTO INTERNO (REGOLAMENTO DI CONTABILITÀ) DELL’ORGANISMO CONGRESSUALE FORENSE
Approvato con delibera dell’Assemblea dell’Organismo Congressuale Forense del 16 dicembre 2022.
Avviso procedura di selezione Comunicazione OCF
Blocco sistemi informatici, OCF: “Subito una programmazione responsabile e adeguati finanziamenti”
A fronte dell’ennesimo improvviso blocco della piattaforma del Processo Civile Telematico verificatosi da ieri e tutt’ora in corso, la DGSIA si è limitata a comunicare unicamente che “le anomalie segnalate nella giornata di ieri sono state prese in carico tempestivamente e sono in corso di risoluzione”, senza alcuna previsione in ordine ai tempi di ripristino.
Tali blocchi costringono sistematicamente gli avvocati ad affrontare rischi e difficoltà impreviste nonché a modificare repentinamente la loro organizzazione lavorativa, con notevole dispendio di risorse economiche e di tempo.
L’impossibilità a consultare i fascicoli telematici e a scaricarne gli atti e i documenti, necessari non solo per la semplice visione, ma anche per effettuare ulteriori depositi, rispettare termini decadenziali o anche soltanto per procedere alla notifica degli stessi, comporta la necessità di effettuare onerose operazioni suppletive quali l’accesso di presenza alle cancellerie, l’inoltro di istanze evitabili e, a volte, la prova dell’interruzione, della sua durata e dell'indipendenza del mancato rispetto del termine decadenziale da fatto del difensore. E ciò anche a tacere della conseguente compressione dei termini dipendenti dai primi (ad esempio, seconde e terze memorie ex art. 183 CPC o memorie di replica ex art. 190 CPC) che incide pesantemente sull’effettivo esercizio del diritto-dovere di difesa.
L’inadeguatezza dei sistemi informatici, da un lato, e la serialità dei blocchi dichiaratamente dovuti a generiche “modifiche migliorative”, ma in realtà riconducibili al mancato impiego di risorse economiche e soprattutto umane adeguate (pochi i tecnici posti a far fronte ad un lavoro immane), dall’altro, costituiscono, al pari della diversità delle piattaforme tra giurisdizioni diverse, un enorme ostacolo alla tutela dei diritti dei cittadini che l’avvocatura ha come compito primario e, per altro verso, rischiano di essere aggravati dalla previsione di una drastica riduzione degli investimenti nel settore delle strumentazioni informatiche (da € 300.000.000 a € 191.000.000) nel prossimo triennio.
OCF, ancora una volta, ribadisce che l’efficienza del sistema Giustizia passa anche - e soprattutto - attraverso l’efficienza delle sue infrastrutture informatiche e la loro semplificazione e ribadisce l’invito agli Organi competenti, già espresso nei precedenti comunicati, ad effettuare una programmazione responsabile ed a disporre adeguati finanziamenti.
Invita altresì ad elaborare norme adeguate che regolamentino con certezza le conseguenze dei blocchi di sistema, con la concessione congruamente facilitata e/o automatica della rimessione in termini in caso di anomalie non imputabili alle parti.
Giustizia, Cnf e Ocf: “Sconcerto per emendamento Governo su anticipazione riforma processo civile”
Roma, 20 dicembre 2022 - «Suscita sconcerto la decisione del Governo di anticipare l’entrata in vigore delle disposizioni più rilevanti della riforma del processo civile al 28 febbraio 2023.L’emendamento governativo alla legge di Bilancio, con l’anticipazione delle principali novità del rito civile, stride peraltro con la decisione di posticipare, invece, la riforma del processo penale e soprattutto appare del tutto irragionevole e disfunzionale visto il caos in cui getterà cancellerie, magistrati e avvocati».
Lo dichiarano in una nota la presidente del Consiglio nazionale forense (Cnf), Maria Masi e il coordinatore dell’Organismo congressuale forense (Ocf), Mario Scialla.
«Innovazioni di forte impatto – proseguono Masi e Scialla - come la nuova fase introduttiva del giudizio di cognizione, infatti, richiedono negli operatori il giusto livello di approfondimento e consolidamento che non sarà possibile con un’anticipazione di quattro mesi rispetto alla data originaria di entrata in vigore. Questo tipo di considerazioni, d’altronde, hanno indotto opportunamente il Governo ad operare la scelta opposta in riferimento al processo penale. Non si comprende in nessun modo, dunque, la scelta vista la consapevolezza mostrata circa il già grave affanno della giustizia civile, definita prima causa di sofferenza dello Stato, con i ritardi dei processi che costano il 2% di Pil».
«E neppure ignora il Governo le criticità della riforma, di cui si appresta ad accelerare l’entrata in vigore, sotto il profilo del diritto di difesa. Criticità che aveva annunciato di voler risolvere, rispondendo all’auspicio dell’avvocatura di un intervento normativo sugli aspetti più spinosi della riforma della giustizia civile che, così come è, non è in grado di contrarre i tempi medi dei processi, con un inutile sacrificio delle garanzie di difesa e del contraddittorio, e senza una vera incidenza sugli obiettivi individuati dal Pnrr», è la conclusione della presidente Cnf Masi e del coordinatore di Ocf Scialla.
Clicca qui per leggere il documento originale: 221220_Cs_Cnf-Ocf_emendamento-proc.civile
OCF incontra l'Ordine di Bologna
Nella giornata di oggi il coordinatore OCF Mario Scialla è stato ricevuto da una delegazione dell'Ordine di Bologna. Il Coordinatore ha avuto modo di illustrare il programma dell'organo di rappresentanza politica dell'avvocatura, di descrivere l'incontro con il Ministro della Giustizia (avvenuto la scorsa settimana) e di ascoltare le criticità del foro rappresentate essenzialmente dalla crisi di organico dei magistrati e personale amministrativo. "Abbiamo concordato - ha commentato infine Scialla - di incrementare la collaborazione".
In foto, nella sala Consiliare, da sinistra il consigliere Giovanni Delucca, la presidente dell'Ordine, Elisabetta d'Errico, il consigliere del Cnf Giovanni Berti Arnoaldi Veli, il componente OCF Stefano Tirapani e la Consigliera dell'Ordine Ilaria Bonsigori D'Achille
Riforma Previdenza Forense | Il commento del Coordinatore OCF
Il passaggio da un sistema pensionistico retributivo a un sistema contributivo, una riforma epocale per la Previdenza Forense presentata ufficialmente alle massime istituzioni dell’Avvocatura - CNF, OCF, Ordini professionali e Associazioni di categoria - dai vertici di Cassa Forense in un convegno, a 70 anni dalla fondazione dell'Ente, che si è svolto al Cinema Barberini di Roma. All'evento ha partecipato anche il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio.
Scendendo nel dettaglio della Riforma, illustrata anche dagli interventi degli economisti Paolo De Angelis e Alberto Brambilla, che hanno collaborato all'impianto normativo del testo, e del Direttore di Cassa Forense, Michele Proietti, principio guida del passaggio da un sistema all'altro sarà quello del "pro rata temporis", che ha diviso la popolazione degli iscritti in tre categorie:
1. Coloro che restano soggetti al vecchio modello retributivo, avvocati con iscrizione superiore ai 18 anni al 31.12.2023;
2. Coloro che saranno soggetti a un sistema misto, con anzianità contributiva inferiore ai 18 anni al 31.12.2023;
3. Coloro infine che saranno soggetti al modello contributivo puro, vale a dire gli iscritti a dar data dal 01.01.2024.
Una particolare attenzione è stata dedicata alle donne avvocato, introducendo particolari agevolazioni in caso di maternità. L'articolato finale, già approvato dal Comitato dei Delegati di Cassa Forense, sarà inviato a gennaio 2023 ai Ministeri vigilanti e dunque, spiega il Direttore Proietti, "per questo motivo non sarà diffuso prima, per ragioni di correttezza istituzionale ". L'entrata in vigore è prevista per il primo gennaio 2024, ciò che, avverte il Presidente Militi, "renderà possibile nel corso di quest’anno interagire con le Istituzioni, le Associazioni Forensi e gli iscritti".
Clicca qui per visualizzare il video commento del coordinatore OCF, Mario Scialla.
L'Organismo Congressuale Forense incontra il ministro della Giustizia Carlo Nordio
Assemblea del 16 e 17 dicembre 2022
La prossima Assemblea dell'Organismo Congressuale Forense OCF è stata convocata nei giorni 16 e 17 dicembre 2022 con il seguente
ORDINE DEL GIORNO
1) Approvazione verbale della seduta assembleare del 25 e 26.11.2022;
2) Comunicazioni del Coordinatore;
3) Comunicazioni del Segretario;
4) Comunicazioni del Tesoriere;
5) Proposta di modifica al Regolamento interno per la concessione del patrocinio e/o di contributi economici in favore di iniziative meritevoli (Coordinatore);
6) Processo telematico e rilascio dei certificati anagrafici tramite ANPR (Tesoriere);
7) Compensazione dei crediti derivanti dalle difese di ufficio e patrocinio in favore dei non abbienti con i contributi dovuti a Cassa Forense. Attuazione pratica (Coordinatore e Avv. Giancarlo Renzetti Cda Cassa Forense);
8) Gestione contabile pregressa: esame e determinazioni (Tesoriere);
9) Partecipazione alle cerimonie in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario (Coordinatore);
10) Geografia ed edilizia giudiziaria (Tedeschi);
11) Scopertura organica dei Tribunali con particolare riferimento a quelli minori (Mazzucco);
12) Gruppi di lavoro: aggiornamenti (Segretario);
13) Iniziative del territorio e per il territorio (Coordinatore);
14) Calendario Assemblee (Segretario);
15) Varie ed eventuali.
Diritti umani, OCF: "Mai abbassare la guardia anche nelle democrazie liberali"
In occasione della Giornata Mondiale dei Diritti Umani, OCF ribadisce l'insopprimibile esigenza che gli stessi siano garantiti e tutelati per ogni individuo, ricordando come essi siano quotidianamente sotto attacco in ogni angolo del pianeta, perfino in paesi con i quali l'Italia intrattiene rapporti politici ed economici molto stretti.
L'uccisione di Giulio Regeni e l'arbitraria detenzione di Patrick Zaki e di Alaa Abd el-Fattah e del suo avvocato Mohamed Baqer in Egitto, le documentate torture inferte ai migranti nei campi di prigionia in territorio libico ove vengono illegalmente trattenuti senza alcuna possibilità di ricorso a un giudice, rimangono ancora oggi drammatici problemi in attesa di una soluzione.
Parimenti, le condanne di Colleghi come Nasrin Sotoudeh, attivista dei diritti delle donne in Iran e gli iscritti al CHD in Turchia, sulla cui vicenda Ebru Timtik ha tentato di attirare l'attenzione dei Paesi democratici, morendo a seguito di uno sciopero della fame, stanno a dimostrare che la via prescelta dai regimi totalitari per limitare i diritti umani è quella di colpire l'avvocatura che li tutela.
OCF mette in guardia sulla tentazione di abbassare la vigilanza sul rispetto dei diritti fondamentali anche in democrazie liberali, quale la nostra, tramite, ad esempio, l’introduzione di irragionevoli limitazioni all’esercizio dell’accesso alla giurisdizione o all’effettività del diritto di difesa anche mediante l’apposizione di ostacoli alle impugnazioni in appello ed ai ricorsi in cassazione e all'ammissione ai benefici penitenziari per determinate categorie di condannati che rischiano di porsi in contrasto con i principi enunciati nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, nonché nella Convenzione Europea dei Diritti Umani e nella nostra Carta Costituzionale.
OCF auspica che la custodia e difesa dei diritti umani, base culturale comune di tutti gli attori della giurisdizione, permanga tra i primari obiettivi della politica dell’Italia e di tutti gli stati europei nei rapporti internazionali.