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Firmato documento d'intesa per PCT in Cassazione

Oggi il Coordinatore di OCF avv. Giovanni Malinconico con il Ministro di Giustizia, il Presidente della Corte di Cassazione, il Procuratore Generale, la Presidente del CNF e l'Avvocato Generale dello Stato hanno firmato il protocollo di intesa per l'avvio della sperimentazione del processo civile telematico presso la Corte di Cassazione.

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Vecchia, cadente e pericolosa: dossier sulla giustizia in Italia "Costruire Giustizia", convegno di Ance e OCF a Roma

Una lastra di marmo sul piede di un avvocato in udienza. Una lastra che, se fosse caduta da poco più in alto, avrebbe potuto fare danni ben più gravi. Un episodio di ordinario degrado, nelle aule giudiziarie del nostro paese, che stavolta finisce sotto i riflettori della cronaca perché il processo riguarda il leader della Lega Matteo Salvini e l'avvocato è l'ex ministro Giulia Bongiorno. In altre circostanze, la vicenda avrebbe strappato forse una "breve" sui quotidiani locali, forse neppure questo.

Eppure quanti sono gli incidenti, accaduti o sfiorati, che ogni giorno capitano nei tribunali italiani?
Anche di questo si occuperà il Convegno "Costruire Giustizia", organizzato per il 5 novembre prossimo da Ance, l'Associazione Nazionale dei Costruttori Edili, e da OCF, l'Organismo Congressuale Forense. "L'edilizia giudiziaria per una buona amministrazione della Giustizia", è il concetto chiave dell'evento, che vuole mappare e documentare l’inadeguatezza infrastrutturale della Giustizia Italiana, un gap che ritarda e complica l’amministrazione stessa della Giustizia.
Fra i dati da analizzare, possiamo dire che attualmente il Ministero di via Arenula gestisce direttamente 926 immobili di cui: 618, pari al 67%, di proprietà pubblica, (471 Comuni, 147 Demanio); 308 immobili invece, pari al 33%, sono riconducibili a privati (274 locazioni private, 19 locazioni enti, 15 comodato gratuito). Per gestire questa massa di strutture, gli stanziamenti medi annui ammontano a circa 100 milioni di euro (per manutenzione straordinaria, ristrutturazioni e nuove realizzazioni). Risorse non solo insufficienti a soddisfare tutti i fabbisogni, ma che oltretutto non si riescono a spendere. Solo nel 2019 sono state trasmesse richieste, da parte degli uffici giudiziari, per 527 interventi e un investimento complessivo di 187 milioni di euro.

"Una Giustizia inadeguata da un punto di vista strutturale - commenta Giovanni Malinconico, coordinatore dell'OCF - fa rima con una Giustizia inadeguata anche dal punto dei diritti dei cittadini, perché aule fatiscenti e che crollano comportano rinvii d'udienza e ritardi; oppure locali non a norma, specialmente in questo periodo di emergenza sanitaria, comportano l'impossibilità di garantire il distanziamento, solo per fare qualche esempio. La Giustizia è stata finora la cenerentola dell'amministrazione pubblica, a discapito di tutti i soggetti che vi operano o compaiono, dai magistrati al personale di cancelleria, dagli avvocati agli utenti".

“Il 5 novembre parleremo di edilizia giudiziaria ma in realtà avremmo potuto parlare di edilizia scolastica, di edilizia ospedaliera, di edilizia carceraria, di ponti e viadotti, di strade, di gallerie, di dighe, di opere idriche ed il risultato sarebbe stato sempre lo stesso.” È il commento del Vicepresidente Ance per le opere pubbliche, Edoardo Bianchi, che aggiunge “abbiamo un patrimonio di infrastrutture, che costituisce lo scheletro portante del Paese, realizzato per lo più negli ultimi 60 anni mai curato e sempre trascurato. La manutenzione e messa in sicurezza dell’esistente dovrebbe rappresentare la prima priorità nell’utilizzo del Recovery. Temiamo si stia imboccando una strada diversa fatta di titoloni che non hanno alcuna possibilità di diventare cantieri nel breve, speriamo di sbagliarci.”

 

 

Ufficio comunicazione e stampa Ance
06/84567217
stampa@ance.it 

OCF
ufficiostampa@organismocongressualeforense.it

 


Lettera al Ministro Bonafede sulla situazione logistica degli Uffici Giudiziari Italiani

OCF scrive al Ministro Alfonso Bonafede in relazione alla situazione logistica degli Uffici Giudiziari Italiani ed alle pesanti difficoltà di praticabilità ed accesso, già in passato evidenziate, per segnalare che l’emergenza connessa con l’epidemia di CoVid-19 in atto sta creando situazioni di ostacolo all’accesso degli Avvocati alle sedi giudiziarie e grave rischio per la loro salute e incolumità.

Inoltre in alcune sedi giudiziarie, la disciplina degli accessi per fronteggiare l’emergenza sanitaria, pare sia stata posta in modo da discriminare gli Avvocati, che pure hanno necessità quotidiane di frequentazione degli uffici per far fronte alle esigenze difensive dei loro assistiti.


Riforma giustizia in alto mare, l'allarme di OCF: a rischio il recovery fund

Un irreale silenzio è calato sul disegno di legge varato dal Governo il 7 agosto 2020 per la riforma dell’Ordinamento Giudiziario. Un silenzio che, denuncia l’Organismo Congressuale Forense, organo di rappresentanza politica dell’Avvocatura, rischia di avere gravi ripercussioni non solo sul sistema giustizia, ma anche sui nostri rapporti con l’Europa.
In un periodo in cui si assiste attoniti alle gravissime degenerazioni del sistema associativo e di autogoverno della Magistratura Italiana, con inchieste che paiono mostrare l’esistenza di una fitta rete di rapporti idonea a orientare nomine, indagini e giudizi, in cui la credibilità stessa della nostra Giustizia sembra ormai arrivata al minimo storico, ci si chiede quanto invece le carenze organizzative e l’inefficienza della macchina giudiziaria possano incidere sul sistema Italia nel suo complesso.
Gravissime infatti rischiano di essere le conseguenze anche sullo scenario internazionale, se consideriamo il fatto, incontrovertibile, che lo stesso utilizzo delle risorse del “recovery fund” è subordinato all’efficientamento della nostra Giurisdizione.
“Ma le risposte contenute nel testo predisposto dall’Esecutivo appaiono del tutto inadeguate a risolvere i problemi strutturali della nostra Giustizia – spiega il Coordinatore dell’OCF Giovanni Malinconico - non determinano criteri adeguati di valutazione delle performance degli uffici giudiziari, dei loro dirigenti e dei magistrati che vi operano; non predispongono alcun effettivo sistema di contrappesi alla pervasività del correntismo della Magistratura nei gangli vitali degli apparati di governo della Giustizia e alle distorsioni che ne derivano; e infine, per sovrapprezzo, aggiungono sistemi macchinosi per il conferimento di incarichi e per l’elezione al CSM”.
Ciononostante, pur trattandosi di questione di fondamentale importanza per la nostra democrazia e per l’imparzialità e la credibilità del nostro sistema giudiziario, il tema è scomparso dal dibattito politico.
“Politica e Magistratura tuttavia non possono sottrarsi dal confronto con i tecnici e con la società civile dinanzi a temi così importanti”, prosegue Malinconico, secondo cui “è impensabile, ad esempio, che si mantenga l’attuale sistema per cui la quasi totalità dei posti dirigenziali del Ministero della Giustizia sia ricoperta da Magistrati, situazione che viola di fatto e in modo evidente il principio della separazione dei poteri tra esecutivo e giurisdizionale”.
“L’Avvocatura Italiana è pronta a dare responsabilmente il proprio apporto, e per questo motivo l’Organismo Congressuale Forense ha richiesto la convocazione urgente di una sessione del Congresso Nazionale Forense per dibattere in modo pubblico e trasparente le proprie proposte e contribuire a far sì che le questioni della Giustizia siano sottratte alle ombre di un dibattito sotterraneo e vengano trattate alla luce del sole, come è necessario in uno Stato che voglia dirsi realmente civile e moderno”.

 


Caso Sotoudeh: intervenga il governo, chi tace è complice.

L’Organismo Congressuale Forense, a nome di tutti gli Avvocati d’Italia, di cui l’OCF è organo di rappresentanza politica, chiede con forza al Governo Italiano e al Ministro degli Esteri Luigi Di Maio un intervento immediato per esercitare pressioni sul Governo dell’Iran e protestare contro le notizie che giungono da quel Paese riguardo all’avvocato Nasrin Sotoudeh, in condizioni gravissime dopo un lungo sciopero della fame, e nonostante questo dimessa dall’ospedale e trasferita nuovamente in carcere.

Accusata di reati contro la sicurezza nazionale per aver difeso i diritti umani, la collega è stata arrestata ed è stata oltretutto sottoposta all’incredibile pena di 148 frustate per incitamento alla prostituzione per essere comparsa in pubblico senza veli.

“Una nazione che voglia dirsi civile non può tacere davanti a tali aberrazioni che con il diritto non hanno nulla a che vedere - il commento di Giovanni Malinconico, coordinatore dell’OCF - non possiamo restare fermi, ignorare per convenienza economica o calcolo politico. All’Esecutivo chiediamo di intervenire in tutte le sedi possibili, a cominciare dalle Nazioni Unite. Chi ignora i fatti, è semplicemente disinformato. Chi sa e tace ugualmente, invece è complice”.

 

 


Assemblea 25-26 Settembre, Ordine del Giorno

L’Assemblea dell’Organismo Congressuale Forense si terrà a Roma, presso la Sede dell’Organismo, dalle ore 15:30 alle ore 19:00 di venerdì 25 settembre e con prosecuzione sabato 26 settembre dalle ore 9:30 alle ore 14:00.

Di seguito l'ORDINE DEL GIORNO:

1) Approvazione dei verbali delle sedute del 24 e 25 luglio 2020 e del 10 settembre 2020;
2) Aggiornamento sulla situazione finanziaria dell’O.C.F.;
3) Sessione ulteriore del Congresso: aggiornamenti ed eventuali determinazioni;
4) Ripresa dell’attività giudiziaria: aggiornamenti e iniziative conseguenti;
5) Aggiornamento dei gruppi di lavoro: Ordinamento Forense e Ordinamento Giudiziario;
6) O.C.F./ANCE: presentazione dell’iniziativa “Costruire giustizia”;
7) Calendarizzazione delle “Giornate dell’Avvocatura”;
8) Varie ed eventuali.

 

 

 


Disegno di legge delega al governo per l’efficacia del processo civile (riforma processo civile)

Le proposte emendative elaborate da OCF in un articolato con il testo contrapposto.

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Giustizia (vera) per Ebru Timtik

Un martire dei diritti umani e dell'Avvocatura, che quei diritti difende, anche a costo della vita.
Si è spenta dopo 238 giorni di sciopero della fame Ebru Timtik, avvocatessa turca arrestata con l'accusa di terrorismo.
Dinanzi a tale tragedia l'Organismo Congressuale Forense esprime il cordoglio degli avvocati italiani e chiede con forza che il Governo del nostro Paese e le istituzioni dell'Unione Europea agiscano fermamente e con urgenza nei confronti del Governo turco per il ripristino delle libertà democratiche e della libertà di esercizio della professione forense.

Assemblea 24-25 Luglio, Ordine del Giorno

L’Assemblea dell’Organismo Congressuale Forense si terrà a Roma, presso la Sede dell’Organismo, dalle ore 15:30 alle ore 19:00 di venerdì 24 luglio e con prosecuzione sabato 25 luglio dalle ore 9:30 alle ore 14:00.

Di seguito l'ORDINE DEL GIORNO:

1) Approvazione dei verbali delle sedute del 19.6.2020 e 10.7.2020;
2) Riforma dell’Ordinamento Professionale e dell’Ordinamento Giudiziario;
3) Riforma del processo civile;
4) Riforma del processo penale;
5) Giustizia complementare: approfondimento e adozione eventuali iniziative;
6) Aggiornamento dei referenti dei gruppi di lavoro;
7) Conferenza nazionale dell’Avvocatura 2020;
8) Varie ed eventuali.