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Evento "Il secondo tempo del Covid-19: contropiede alla Giustizia?"

Intervengono per l'Organismo Congressuale Forense il coordinatore Giovanni Malinconico e Rosanna Rovere, ufficio di coordinamento

 

 


Costruire giustizia, prima che la giustizia crolli

Malinconico (OCF): Importante il confronto, ora dall'analisi ai fatti

Il caso Bari, con il Palagiustizia a rischio crollo e il lungo pellegrinaggio della giustizia del capoluogo pugliese dalle tende a edifici non idonei, in attesa che finalmente divenga realtà il "Parco della Giustizia".
Il caso Messina, con l'accorato allarme del Presidente della Corte d'Appello Galluccio e del Presidente del COA Santoro: "Fate presto, perché se succede qualcosa, i capi degli uffici giudiziari che mille volte hanno scritto chiedendo interventi urgenti declinano ogni responsabilità".
Fino alla situazione di Roma, minuziosamente descritta dal Presidente dell'Ordine Forense Antonino Galletti: esemplare la situazione della Corte d'Appello della Capitale, che "con 100 mila fascicoli pendenti, costituisce da sola il 20% dell'arretrato italiano. Ebbene, per il settore civile, i magistrati hanno a disposizione per 8 sezioni ordinarie 4 aule, per 5 sezioni lavoro un'aula, per la sezione famiglia e minori un'aula... Che senso ha nominare magistrati, che però non sanno nemmeno dove sedersi per lavorare e non hanno le aule per svolgere le udienze in condizioni di sicurezza?".
E' l'istantanea della Giustizia italiana, da Sud a Nord, per come emerge dal convegno sull'edilizia giudiziaria organizzato dai costruttori di Ance e da OCF, l'Organismo Congressuale Forense, da titolo "Costruire Giustizia".
Fra gli interventi autorevoli, quello del Guardasigilli Alfonso Bonafede: "L'edilizia giudiziaria e' fondamentale non soltanto per la sicurezza di tutti coloro che entrano in un ufficio giudiziario - spiega il Ministro - ma anche per la credibilita' della giustizia agli occhi dei cittadini e per la sua efficienza".
"E' stata questa un'occasione di confronto importante - spiega il Coordinatore dell'OCF Giovanni Malinconico - che ha permesso di riunire intorno a un tavolo tutti gli attori del sistema giustizia, i magistrati, gli avvocati, il Ministero, i tecnici di Ance. Dunque un momento di crescita positivo, se non altro della consapevolezza di problemi che l'Avvocatura italiana denuncia da anni".
"La verità - gli fa eco il segretario di OCF, Vincenzo CIraolo - è che l'edilizia giudiziaria in questo paese è largamente inadeguata e soffre di carenza cronica di spazi che, quando ci sono, sono spesso inidonei se addirittura fuori norma o pericolosi per gli utenti".
"Il quadro insomma è chiaro e, aggiungerei, desolante - conclude Malinconico - per cui ora, dal dibattito e dal prezioso confronto che è il principale risultato di questo evento organizzato con gli amici dell'ANCE, è il momento di passare ai fatti con interventi concreti e coordinati, concordati fra magistratura e avvocatura. Abbiamo insomma tracciato la mappa del disagio e individuato i punti critici. Ora è il caso di affrontarli".


Comunicato Stampa Organismo Congressuale Forense

Covid e giustizia, allarme OCF: boom di contagi per le udienze accavallate.

Epidemia e giustizia, la mancanza di un piano unitario nazionale dell’emergenza sanitaria, che l’Organismo Congressuale ha più volte invocato, inevitabilmente sta favorendo la diffusione del contagio.
Lo segnala il Coordinatore dell'OCF Giovanni Malinconico, che ha inviato una comunicazione urgente al Capo dello Stato Mattarella in quanto Presidente del CSM, al Ministro della Giustizia Bonafede e ai Consigli Giudiziari, spiegando che "stiamo ricevendo innumerevoli segnalazioni dai colleghi, secondo cui nella gran parte dei Tribunali Italiani quotidianamente si verificano assembramenti dovuti alla cattiva prassi di non scaglionare le udienze".
Questo dipende in parte dalla organizzazione generale dei singoli uffici, ma soprattutto dalle condotte di singoli magistrati che strutturano il ruolo di udienza senza curarsi delle conseguenze. "Il risultato è l’accesso in contemporanea di un numero incontrollato di persone negli uffici giudiziari e l'ingestibilità delle udienze in compresenza fisica che, per contro, costituiscono comunque una modalità ampiamente praticata in modo sicuro, sebbene con comprensibili difficoltà e i disagi, negli Uffici in cui si agisce in modo virtuoso".
Ma da questa prassi è derivato, in numerosi centri italiani, una significativa diffusione del contagio tra Avvocati, Magistrati, personale di cancelleria e utenti della Giustizia.
Per questo l’Organismo Congressuale Forense ribadisce la necessità che si intervenga immediatamente con un piano nazionale dell’emergenza che consenta di ristabilire nei Tribunali Italiani misure organizzative uniformi su ruoli di udienza e fasce orarie.
La questione riveste carattere di prioritaria urgenza, date le gravissime conseguenze che le prassi denunciate stanno producendo.
"L’Organismo Congressuale Forense non potrà assistere inerte al drammatico evolversi degli eventi - conclude Malinconico - e assumerà tutte le iniziative idonee a contrastare il fenomeno, anche in sede giudiziaria".


Covid19, nei tribunali si muore per indolenza e incuria.

Lettera di OCF al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed al Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede sull‘emergenza sanitaria e sull’organizzazione degli uffici giudiziari.

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Comunicato Stampa Organismo Congressuale Forense

Covid e giustizia, Malinconico (OCF): “Mancano norme univoche e strumenti informatici”

"Fa piacere sapere che anche l'ANM condivide l'appello, lanciato a suo tempo dall'Organismo Congressuale Forense, per procedere a una serie di interventi sulla giustizia. Sono richieste che l'OCF porta avanti da tempo, ribadite non ultimo anche ieri nell'incontro con il Ministro Alfonso Bonafede".
Così Giovanni Malinconico, coordinatore dell'Organismo, in una nota in cui si fa il punto sulla situazione della Giustizia. "Come OCF abbiamo segnalato la disomogeneità delle misure organizzative e il mancato rispetto in molti Tribunali dell'obbligo di chiamare le cause a orari distinti e scaglionati - spiega Malinconico - Ciò che manca è la fissazione di una cornice normativa chiara ed univoca che enunci le modalità di udienza alternative alla trattazione in presenza, facendo salva naturalmente la discrezionalità dell'avvocato e delle sue scelte difensive".
"Abbiamo anche chiesto di fissare normativamente il legittimo impedimento per l'avvocato in situazioni di isolamento per ragioni di covid - prosegue Malinconico - che non può essere lasciato all'arbitrio del singolo giudice".
Sullo sfondo, in questa fase delicatissima della nuova ondata pandemica, "rimane tuttavia la drammatica carenza di strumenti informatici in dotazione al personale di cancelleria, pure previsti ma ad oggi distribuiti solo in minima parte. Inutile parlare di udienze telematiche, se poi le cancellerie non hanno computer adatti allo scopo".


Deliberato su avvocatura turca

Scarica il deliberato sull'avvocatura turca dell'assemblea del 23-24 Ottobre.

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Deliberato su esame di abilitazione

Scarica il deliberato sull'esame di abilitazione dell'assemblea del 23-24 Ottobre.

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Assemblea 23-24 Ottobre, Ordine del Giorno

La prossima Assemblea dell’Organismo Congressuale Forense si terrà, in modalità telematica da remoto, dalle ore 15.30 alle ore 19.30 di venerdì 23 ottobre e dalle ore 10.00 alle ore 13.30 di sabato 24 ottobre.

Di seguito l'ORDINE DEL GIORNO:

1) Approvazione dei verbali del 25 e 26 settembre 2020;
2) Sessione ulteriore del Congresso Nazionale Forense: valutazioni e aggiornamento sull’incontro del 16.10.2020 presso il C.N.F.;
3) Avvio del processo civile telematico presso la Corte di Cassazione - sottoscrizione Protocollo;
4) Relazione del Tesoriere;
5) Emergenza Covid: stato della ripresa delle attività ed effetti del DPCM del 13.10.2020;
6) Ipotesi di riforma del processo tributario;
7) Esito dell’incontro con i CC.OO.AA. del Distretto di Brescia e del convegno tenutisi a Bergamo il 9.10.2020;
8) Aggiornamento dei gruppi di lavoro;
9) Varie ed eventuali;
10) Scomparsa dell’Avv. Ebru Timtik - proposta di MGA.