CONGRESSO NAZIONALE UNCC | Paparo: "L’avvocatura deve cogestire l’organizzazione dei servizi giudiziari a livello ministeriale e territoriale"

Si è svolta quest'oggi la prima giornata dell’ottavo congresso nazionale dell’Unione nazionale delle Camere civili (UNCC), l’associazione maggiormente rappresentativa degli avvocati civilisti italiani, sotto il tema: “Giustizia e avvocatura tra sostenibilità e riforme incompiute. Garantire a tutti i cittadini un accesso equo e un processo efficiente”.
Al centro di questa prima giornata di lavori una doppia riflessione: da un lato, il ruolo sempre più centrale che le tematiche legate alla sostenibilità stanno avendo sulla professione legale e dall’altro le molte riforme incompiute su procedimento e professione che sono state approvate nel corso degli anni.
Il congresso si è svolto quest'oggi 5 maggio al Teatro “Amintore Galli” (in foto), mentre venerdì 6 e sabato 7 maggio si terrà al Palacongressi di Rimini.
Nel pomeriggio, dopo l’apertura del Congresso e i saluti delle autorità, vi è stata l’introduzione dei lavori a cura dell’avv. Antonio de Notaristefani, presidente dell’UNCC, seguita dalla lectio magistralis di Giancarlo Coraggio, presidente emerito della Corte Costituzionale, sulle istituzioni e i diritti fondamentali nella pandemia. A seguire, la tavola rotonda che ha visto tra i suoi protagonisti l'avv. Sergio Paparo, coordinatore dell’Organismo Congressuale Forense.

REFERENDUM GIUSTIZIA | La Commissione Vigilanza RAI ha ammesso l'OCF alle trasmissioni politiche a sostegno del Sì

Il Presidente della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi ha approvato la richiesta dell'Organismo Congressuale Forense OCF di partecipazione alle trasmissioni di comunicazione in materia referendaria.
L'OCF quindi avrà la possibilità di esprimere le proprie motivazioni a sostegno del SÌ nelle trasmissioni politiche della Rai nel corso dell'imminente campagna referendaria, approvata dalla Commissione il 26 aprile scorso.
Oltre a quella dell'organismo politico dell'avvocatura, sono pervenute le richieste di partecipazione alle trasmissioni da parte dei seguenti organismi, che sono state ritenute ammissibili; questo l'elenco completo:
- COMITATO PER IL NO AI REFERENDUM SULLA GIUSTIZIA
- COMITATO 6 G
- FAREAMBIENTE
- PARTITO RADICALE
- LISTA PANNELLA
- GIUSTIZIA GIUSTA! Associazione la riforma della giustizia in Italia
- IO DICO SI
- COMITATO SI PER LA LIBERTA', SI PER LA GIUSTIZIA
- COMITATO PROMOTORE GIUSTIZIA GIUSTA
- ORGANISMO CONGRESSUALE FORENSE

Rapporto Censis: si abbassa la capacità reddituale delle "avvocature"

Rapporto Censis: si abbassa la capacità reddituale delle "avvocature"

Intervista al Coordinatore OCF Sergio Paparo

Una piramide a base molto larga può rappresentare efficacemente la distribuzione del numero degli avvocati per classi di reddito. Il 58,1% delle posizioni, pari a poco più di 140mila avvocati, non raggiunge la soglia dei 20mila euro.

Il Rapporto Censis sull'Avvocatura 2022 rivela l'esistenza ormai conclamata di più avvocature e l'abbassamento della capacità reddituale, che indebolisce la capacità interlocutoria.

Il minor appeal dell’immagine dell’avvocato, molto di più se la si osserva dall’interno della professione, ma anche se si adotta una prospettiva di osservazione dall’esterno, si correla direttamente con l’incertezza attuale del ritorno economico.

Di questi e altri punti emersi dal Rapporto Censis, presentato nei giorni scorsi nella sede di Cassa Forense, si discute nell'intervista al coordinatore OCF Sergio Paparo.
👉https://fb.watch/cN9JUEr7m3/


COMUNICATO STAMPA | Sciopero dei magistrati, OCF: “Legittimo ma la riforma dell’ordinamento giudiziario compete solo al Parlamento e direttamente ai cittadini attraverso i referendum”

Sciopero dei magistrati, OCF: “Legittimo ma la riforma dell’ordinamento giudiziario compete solo al Parlamento e direttamente ai cittadini attraverso i referendum”

Roma, 2 maggio 2022

Lo sciopero è uno strumento di azione politica previsto dalla Costituzione, per cui è del tutto legittimo il suo utilizzo in ambito di politica giudiziaria. Questo vale anche per la proclamazione dello sciopero appena deliberata dall’ANM. Ne è ben consapevole l’Organismo Congressuale Forense – OCF (organismo di rappresentanza politica dell’avvocatura italiana) che, analogamente, in rappresentanza dell’avvocatura, è organo deputato a deliberare l’astensione dalle udienze, com’è accaduto in passato e come potrà accadere in futuro.

Tuttavia, l’attuale protesta della magistratura impone una riflessione in più.

Per Vinicio Nardo, componente dell’Ufficio di Coordinamento di OCF: «L’iniziativa non è di marca sindacale, volta a regolare i rapporti dei magistrati con lo Stato datore di lavoro, ma mira ad influenzare la funzione legislativa in atto da parte di una rappresentanza che ripetutamente ha sostenuto la necessità di una “autoriforma”, evidentemente considerando l’ordinamento giudiziario materia non interamente assegnata alla competenza del Parlamento».

I magistrati hanno piena libertà di pensiero come tutti, e siamo i primi a difenderla; la questione si complica nel momento in cui la loro associazione di categoria pretende con lo sciopero di sostituire le proprie scelte di opportunità a quelle che la Costituzione riserva al Parlamento. Non si tratta solo di espressione del libero pensiero di una somma di singoli magistrati,ma anche dello sconfinamento di un Ordine dello Stato nelle prerogative di un Potere dello Stato che (a differenza dell’ANM) ne assume la responsabilità politica.

Venendo al merito della protesta, così Sergio Paparo, Coordinatore OCF: «L’avvocatura nutre ampie riserve sulla riforma dell’ordinamento giudiziario in corso di approvazione, ma apprezza lo sforzo della politica di riappropriarsi in pieno della prerogativa legislativa e riconosce alcuni tratti positivi. Il percorso legislativo, pertanto, dovrà proseguire affrontando gli aspetti ignorati e quelli traditi dalla presente riforma.  Per questo confidiamo nella funzione di stimolo del legislatore che potrà derivare dalla vittoria dei SI ai referendum sulla giustizia del 12 giungo prossimo. A tal fine, rivolgiamo un appello affinché cada il muro di silenzio che avvolge l’appuntamento referendario e tradisce il dovere di informazione della collettività».


COMUNICATO STAMPA | OCF, sostegno a tutti i referendum sulla Giustizia

SOSTEGNO A TUTTI I REFERENDUM SULLA GIUSTIZIA 

Roma, 2 maggio 2022

L’Organismo Congressuale Forense – OCF, organismo di rappresentanza politica dell’avvocatura italiana, sostiene tutti i referendum sulla giustizia. Con la consapevolezza del rischio di non raggiungimento del quorum, stante il sostanziale silenzio dei media, l’OCF invita i colleghi e i cittadini a sostenere l’iniziativa referendaria che mantiene la sua ragione d’essere anche dopo la recente approvazione della riforma dell'ordinamento giudiziario alla Camera.
Per l’OCF il referendum sulla separazione delle funzioni ha un sicuro valore propedeutico verso la più impegnativa separazione delle carriere, la quale richiede una successiva riforma costituzionale che sdoppi il CSM per pubblici ministeri e giudici.
Anche il quesito referendario sul diritto di tribuna e di voto degli avvocati che fanno parte dei consigli giudiziari, fino all’approvazione della riforma sull'ordinamento giudiziario, mantiene la sua funzione di stimolo a un miglioramento del sistema di valutazione dei magistrati che si auspica possa scaturire, senza pregiudizi, dall'intera comunità giudiziaria di cui gli avvocati sono parte fondamentale ed autorevole.
Il quesito volto a superare il limite minimo di firme di presentazione della candidatura al CSM è invece per l’OCF meritevole di sostegno perché rende più democratico il meccanismo elettorale del CSM, limitando lo strapotere delle correnti più forti, andando a definire un aspetto trascurato dalla riforma ora all’attenzione del Senato.
Sui due referendum che non riguardano l'ordinamento giudiziario, e cioè quello sulla custodia cautelare e quello per la abrogazione della legge Severino c’è la piena adesione ed il convinto sostegno di OCF in quanto ad entrambi i relativi quesiti è sotteso il principio della presunzione di innocenza (oggetto peraltro di recente specifico decreto legislativo, attuazione di direttiva europea).
Il primo rappresenta in caso di approvazione il superamento dell’idea di carcere come unico rimedio al reato, nel solco peraltro dei condivisibili intendimenti della Ministra Cartabia di uscita dalla logica “carcerocentrica” (intendimenti accolti nel progetto di riforma penale).
Quanto al secondo occorre dire che è spesso accaduto, purtroppo, che le sanzioni “automatiche” previste dalla legge Severino abbiano inflitto una lesione alla comunità politica sostanzialmente più grave del male che la stessa legge si riprometteva di arginare, tenuto anche conto che esistono già anche altri sistemi di interdizione all’accesso alla vita pubblica a seguito di condanna.
L’Organismo Congressuale Forense – OCF ha quindi deliberato di organizzare quanto prima un incontro con il presidente del Comitato per il SI, dott. Carlo Nordio e
• di proporne la condivisione al CNF, alla Cassa Forense e alle Associazioni forensi;
• di invitare tutti gli Ordini degli Avvocati a promuovere la mobilitazione dei propri iscritti e della propria comunità sui temi referendari;
• di mettere a disposizione di chiunque vorrà utilizzarla per ulteriori iniziative la registrazione dell’evento mediante pubblicazione sul proprio sito web.

Verso nuovi modelli organizzativi per ripensare la professione: l’Organismo Congressuale Forense incontra Assoconsult

Verso nuovi modelli organizzativi per ripensare la professione: l’Organismo Congressuale Forense incontra Assoconsult

Aprire un confronto con il mondo delle imprese, prefigurando un modello di avvocatura al passo con i tempi: è stato questo il leit motiv che ha caratterizzato l’incontro tra i vertici dell’Organismo Congressuale Forense, l’organo politico dell’avvocatura, e Assoconsult, l’Associazione delle imprese di Consulenza di Management, rappresentata dal suo direttore generale Marco De Amicis.

L’incontro si è svolto nella sede dell’OCF e ha toccato vari temi, fra cui anche il problema generazionale e la questione di genere, all’indomani della pubblicazione del rapporto sull’avvocatura 2022 a cura di Cassa Forense, il quale ha messo in luce le dinamiche di grande cambiamento che si avvicendano non solo nella professione forense e che a maggior ragione urgono di nuovi e più competitivi modelli organizzativi.

Massima predisposizione al confronto e alla proficua collaborazione nelle parole di Ninni Gallo, referente del gruppo Imprese e consumo dell’OCF, che insieme al coordinatore Sergio Paparo, al tesoriere Emanuele Maganuco e ad Alessandra Dalla Bona, componente dell’Ufficio di Coordinamento, ha presieduto l’incontro: “Il nostro gruppo di lavoro continua la sua attività di contatti e collaborazione con le parti sociali. L’incontro con Assoconsult nasce dalla considerazione che la professione forense non può limitarsi all’attività giudiziaria, ma è importante individuare altri settori, quali la consulenza possibilmente preventiva volta ad evitare le liti. Bisogna ripensare il modo di essere avvocato, e l’attività di consulenza può rivestire una parte importante”.

In foto, da sinistra: Alessandra Dalla Bona, Marco De Amicis, Sergio Paparo, Ninni Gallo ed Emanuele Maganuco


Corte Costituzionale: illegittime le norme che prevedono l'automatica attribuzione del cognome del padre

Corte Costituzionale: illegittime le norme che prevedono l'automatica attribuzione del cognome del padre

La Corte Costituzionale dichiara l'illegittimità costituzionale di tutte le norme che prevedono l'automatica attribuzione del cognome del padre, con riferimento ai figli nati nel matrimonio, fuori dal matrimonio e ai figli adottivi.
In parlamento sono depositate ad oggi cinque proposte di legge sulla scelta di un unico cognome da attribuire al figlio da parte dei genitori, senza automatismi.
La pronuncia giunge a seguito della eccezione di incostituzionalità sollevata dai difensori degli istanti avvocati Domenico Pittella e Giampaolo Brienza già componente dell'assemblea OCF quale delegato del distretto di Potenza ed attuale componente del CNF.


ASSEMBLEA 29 e 30 aprile 2022 | Ordine del giorno

L’Assemblea dell'Organismo Congressuale Forense è convocata , in modalità mista, per il giorno 29 aprile dalle ore 15.30 alle 19.00, con prosieguo dei lavori il giorno 30 aprile dalle ore 9.30 alle ore 13.00 con il seguente

ORDINE DEL GIORNO

  • Approvazione verbale dell’assemblea del 06/04/2022;
  • Informativa sull’attività svolta dal Coordinatore e dall’Ufficio di Coordinamento (Coordinatore);
  • Comunicazioni del Segretario;
  • Comunicazioni del Tesoriere;
  • Proposte di modifica del Regolamento interno OCF (vedi allegato) (Dalla Bona);
  • Proposte di modifica al Regolamento rimborsi componenti (vedi allegato) (Tesoriere);
  • Congresso Nazionale Forense:
  1. sviluppi dei temi congressuali ( Coordinatore);
  2. organizzazione dei gruppi di lavoro dell’Assemblea (Sini);
  3. designazione dei componenti dell’Ufficio di Presidenza e della Commissione Verifica Poteri del XXXV Congresso Nazionale Forense (Coordinatore);
  • Referendum: iniziative (Nardo);
  • Ordinamento Giudiziario: valutazioni ed iniziative (Nardo);
  • Ufficio per il Processo: valutazioni ed iniziative (Coordinatore);
  • Calendario assemble: maggio/ottobre 2022 (Coordinatore);
  • Varie ed eventuali;

 

Prot. n. 42_2022 - Convocazione assemblea 29 e 30 aprile 2022