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Assemblea OCF | 25 e 26 novembre 2022
Lecce, Caprioli (OCF): "Il Tribunale torni a essere palazzo di vetro con accessi possibili agli operatori"
di Vincenzo Caprioli - Delegato Organismo Congressuale Forense, Distretto di Lecce | Pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno - ed. Salento - del 15 novembre 2022
Negli anni ‘90, sull’onda della legge sul procedimento amministrativo che imponeva agli uffici pubblici la trasparenza, fu coniata la espressione “palazzo di vetro” per indicare quelle amministrazioni virtuose, che si rendevano facilmente controllabili dal cittadino.
Nella amministrazione della giustizia la esigenza della trasparenza non fu molto sentita, non perché non ci fosse la necessità, ma perché i Tribunali sono per legge e per loro natura uffici “aperti” al pubblico. Pubblici sono i dibattimenti penali, pubbliche le sentenze civili e penali, per consentire il controllo del popolo, nel cui nome è amministrata la giustizia (art. 101 Cost.); ma la trasparenza, la interfaccia più efficace tra la domanda popolare di giustizia e la risposta dello Stato è affidata all’avvocato.
L’avvocato “ha la funzione di garantire al cittadino l’effettività della tutela dei diritti” (art. 2 legge professionale forense) e di conseguenza gli spetta il controllo della attività giurisdizionale attraverso i consigli dell’ordine (art. 29 legge professionale forense).
La primissima maniera di controllare la attività giurisdizionale è quella di partecipare ai giudizi e di svolgere il controllo sui singoli provvedimenti.
La partecipazione dell’avvocato alla amministrazione della giustizia quale garante qualificato è quindi indispensabile; ed in più di un occasione l’avvocatura ha dovuto fare ricorso alla protesta nell’esercizio della propria responsabilità di garanzia dei diritti.
Per rimanere a fatti locali, ciò è accaduto in maniera clamorosa nel 2014, quando il Foro leccese si astenne per oltre tre mesi: in quel momento numerose erano le doglianze, e tra esse, quella ancora irrisolta per il territorio, ovvero la soppressione delle sezioni staccate di Tribunale.
Venerdì scorso gli avvocati, riuniti in assemblea, hanno proclamato lo stato di agitazione, ed hanno domandato la revoca dei provvedimenti che hanno limitato prima nelle modalità e poi nell’orario l’accesso alle cancellerie civili del Tribunale: qualsiasi limite, anche di piccola entità, che si impone nell’esercizio della tutela dei diritti è un limite illogico al diritto stesso, rende difficile la realizzazione di quel diritto, di fatto limita il controllo sulla giurisdizione.
Vincolare ad orari o a prenotazioni l’accesso alle cancellerie significa rendere difficoltoso il compito che l’avvocato svolge in nome e per conto del popolo, quale soggetto costituzionale, e del singolo cittadino. Significa che il palazzo di giustizia non è né di giustizia né di vetro.
Per questi motivi, l’assemblea e l’Ordine degli avvocati di Lecce hanno domandato la rimozione del provvedimento impeditivo, e confidano che la presidenza e la dirigenza del Tribunale vi provvedano.
Equo compenso | OCF: "Si riprenda la calendarizzazione al più presto"
L'Ufficio di Coordinamento dell'Organismo Congressuale Forense, raccomanda alla politica di riprendere al più presto la calendarizzazione della legge sull'equo compenso, al fine di garantire all'Avvocato la dignità, il decoro ed il riconoscimento della propria professionalità. Ritiene altresì che siano maturi i tempi per portare a compimento la proposta di dare maggiore dignità all'Avvocatura in Costituzione.
«La sfida di Ocf? Aprirsi al territorio e portare l’avvocatura a via Arenula»
Prodigit | Giustizia predittiva, OCF: "Ruolo di complementarietà, mai esaustività"
E’ in corso la fase sperimentale del progetto Prodigit, curato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze con il Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria, e che consiste nello studio e nella predisposizione di un software in grado di predire l’esito di eventuali ricorsi tributari.
Il progetto Prodigit è stato finanziato con 8 milioni di euro derivanti dai fondi Pon e NextGenerationEu e prevede il potenziamento della banca dati nazionale della giurisprudenza di merito, con un massimario che fornirà la base per il software di giustizia predittiva. La fase sperimentale dovrebbe terminare il 31 dicembre 2023.
L’Organismo Congressuale Forense guarda con attenzione alle evoluzioni in tema di giustizia predittiva e di intelligenza artificiale, certo che la evoluzione non possa essere fermata, ma che debba essere gestita nel rispetto dei principi di legalità (art. 23) e di capacità contributiva (art. 53) costituzionalmente garantiti.
Quanto al progetto Prodigit, il Congresso Nazionale Forense ha approvato una mozione che, a proposito di sistemi di giustizia predittiva ha auspicato che si debbano adottare i provvedimenti di legge necessari “per la istituzione di un’Autorità terza e indipendente che garantisca la compliance dei sistemi di intelligenza artificiale applicata al processo tributario e al procedimento amministrativo tributario, nel rispetto dei diritti costituzionali del contribuente”.
E’ forte, infatti, l’impegno di OCF perché iniziative simili vengano adottate in totale trasparenza e si permetta il pieno controllo dei criteri, mezzi e procedure sui cui il sistema è basato.
Anche con lo sperato coinvolgimento della Avvocatura, a partire dall’inserimento di avvocati nel gruppo di esperti, il progetto Prodigit appare insufficiente: poiché è gestito dal Ministero dell’economia e delle finanze, ovvero da una parte del processo tributario.
Anche alla luce di questi principi, l'OCF proseguirà la linea di impegno, già notevolmente profuso negli ultimi mesi, con le iniziative necessarie perché alla giustizia predittiva sia assegnato il giusto ruolo di complementarietà e giammai di esaustività della risposta giurisdizionale.
Comunicato stampa | Rinvio riforma Cartabia, l'intervento di OCF
Sulla richiesta di rinvio dell'entrata in vigore della Riforma Cartabia, sollecitata da più parti e da diversi angoli prospettici, l'avv. Mario Scialla, Coordinatore OCF, osserva che, ove il Ministero verifichi la reale ed effettiva impossibilità di recepire immediatamente una parte delle modifiche, è indispensabile che l'eventuale rinvio sia il più breve possibile e teso alla soluzione di esigenze logistiche
La newsletter OCF di novembre 2022
Scarica al seguente link la newsletter OCF di novembre 2022
OCF newsletter - Novembre 2022
AGENDA OCF | Prima metà di novembre 2022
AGENDA OCF | Prima metà di novembre 2022: gli incontri con istituzioni forensi ed esponenti del nuovo governo
Assemblee OCF | Il calendario da novembre 2022 a marzo 2023
Il Segretario dell'Organismo congressuale forense, avv. Accursio Gallo, ha reso noto il calendario delle Assemblee OCF da novembre 2022 a marzo 2023.
25 e 26 novembre 2022 | Roma
25 novembre | c/o COA Roma
26 novembre | c/o sede OCF
16 e 17 dicembre 2022 | Roma, sede OCF
20 e 21 gennaio 2023 | Milano, sede da comunicare
24 e 25 febbraio 2023 | Roma, sede OCF
24 e 25 marzo 2023 | Roma, sede OCF
Riforma del processo civile, OCF: “Bene ridurre i tempi ma non basta modificare le sole norme processuali”
Anche quest’anno si celebra proprio oggi, 25 ottobre, la Giornata Europea della Giustizia Civile, istituita nel 2003 dalla Commissione UE e dal Consiglio d'Europa, sul modello delle altre grandi giornate europee, per avvicinare il mondo della giustizia civile ai cittadini dell’Unione e dare loro consapevolezza della costruzione di uno spazio giudiziario comune.
E proprio in tema di riforma del processo civile, l’Organismo Congressuale Forense esprime apprezzamento per le finalità dichiarate di ridurre la durata e i tempi del processo, evidenziando che le profonde criticità del sistema giustizia non possono, però, essere risolte modificando, ancora una volta, le sole norme processuali.
E’ necessario intervenire immediatamente sulle risorse del sistema giustizia e sulla organizzazione del lavoro negli uffici giudiziari, sfruttando al meglio le risorse previste dal P.N.R.R. e consentire alle rappresentanze dell’Avvocatura di dare un contributo attivo alle scelte organizzative.
L’Organismo Congressuale Forense assicura la propria collaborazione a tale fine.
“E’ necessario”, sottolinea Mario Scialla, coordinatore di OCF, “proseguire nel percorso virtuoso iniziato dall’Organismo e rafforzare il dialogo costruttivo con gli uffici legislativi e le rappresentanze politiche e specialistiche dell'Avvocatura sul tema della giurisdizione”.
“Il ruolo di difesa dei diritti che la Costituzione assegna all'Avvocato deve estendersi alla funzione proattiva nella sintesi e nel monitoraggio dei nuovi strumenti processuali e tecnologici, ove le trasformazioni sociali e tecnologiche impongano una revisione dei codici”.
“E’ il momento –conclude Scialla- di cogliere una grande opportunità per porre le basi di una trasformazione del servizio di giustizia adeguato alle nuove esigenze che il progresso impone, e quanto più tale processo sarà condiviso con gli operatori tutti, tanto più esso sarà efficace e duraturo nel tempo”.
L’OCF evidenzia come vi siano numerose criticità, subito emerse in seno alla riforma, sia nel procedimento di formazione della norma che nei contenuti, anche perché la collaborazione delle rappresentanze dell’Avvocatura, pur essendosi registrato un maggior loro coinvolgimento rispetto al passato, non è stata organica ed effettiva.
Di tali criticità l’organismo ha offerto una puntuale disamina in una nota, elaborata in seno alla neocostituita assemblea, diffusa tramite i suoi canali di comunicazione.
L’OCF esprime invece apprezzamento circa la valorizzazione delle forme di giustizia complementare e la previsione di incentivi fiscali a sostegno delle stesse, osservando che in questo ambito, le rappresentanze forensi hanno senza dubbio offerto, nel tempo, un contributo rivelatosi essenziale.