Giustizia telematica, OCF: "Servono investimenti per il definitivo cambio di passo"

Pochi giorni dopo la ennesima interruzione dei servizi telematici del settore civile su tutti gli uffici giudiziari dei distretti di Corte di Appello di Ancona, Bologna e Milano a causa di un intervento di manutenzione straordinaria (e quindi causato da problematiche tecniche impreviste), durato dalle ore 17.00 di giovedì 17 novembre alle 8.00 di lunedì 21 novembre (ossia tre giorni e mezzo, mentre le precedenti interruzioni duravano solo un fine settimana), sono stati diffusi i dati relativi agli investimenti previsti dal Ministero della Giustizia “Per lo sviluppo degli strumenti di innovazione tecnologica in materia informatica e telematica per l’erogazione dei servizi di giustizia” per il prossimo triennio, che evidenziano una progressiva e consistente diminuzione delle risorse destinate dal Governo alla digitalizzazione della Giustizia.

A fronte di un intensificarsi delle interruzioni non programmate dei servizi telematici, che si aggiungono alle già numerose interruzioni evolutive (come a Roma, Bari e Salerno) e ai frequenti malfunzionamenti, il Governo prevede di passare dai quasi 313 milioni di euro da investire nel 2023 ai poco più di 190 milioni del 2025, con una riduzione di quasi il 40% delle risorse destinate al comparto.

È come se il Governo ritenesse di avere completato il proprio investimento nel settore Giustizia già nel primo anno e prevedesse la riduzione della spesa negli anni successivi, limitandola a quella necessaria alla sola manutenzione di un sistema già completato, non tenendo però conto del fatto che il sistema richiede una costante formazione del personale, un rinnovo delle strutture che diventano velocemente obsolete, ma soprattutto una vera e continua innovazione.

L’Organismo Congressuale Forense non può che stigmatizzare un approccio diretto al risparmio delle risorse da destinare a un settore che il PNRR considera come strategico per la ripresa economica del Paese e che prevede di riorganizzare aumentando “il grado di digitalizzazione della giustizia mediante l’utilizzo di strumenti evoluti di conoscenza … il potenziamento dei software e delle dotazioni tecnologiche, l’ulteriore potenziamento del processo (civile e penale) telematico”.

Nell’ambito di un sistema giudiziario che prevede plurimi processi telematici (civile, penale, amministrativo, tributario, contabile, etc.), ognuno diverso dall’altro, comportando - come tutti i casi in cui vengono utilizzati standard non uniformi - un’inutile dispersione di risorse, appare indispensabile aumentare gli investimenti al fine di creare una piattaforma unica, basata su tecnologie innovative e più sicure.

Così come servono risorse per dotare di sistemi e di procedimenti telematici settori della Giurisdizione che attualmente ne sono privi, come ad esempio i Tribunali per i minorenni, che sono costretti a stampare tutti gli atti che, in base a provvedimenti risalenti al periodo emergenziale pandemico e destinati a venire meno con quest’ultimo, vengono inviati a mezzo PEC dalle parti private, con conseguente spreco di risorse (in certi casi richieste agli Ordini Forensi) per acquistare la carta.

OCF auspica, pertanto, che la richiamata previsione di spesa venga modificata e che si inverta la preannunciata tendenza al risparmio, investendo nel settore Giustizia risorse necessarie a un suo effettivo ammodernamento tecnologico e adeguate allo scopo.


Rilascio certificati anagrafici, incontro tra OCF e Ordini con Ufficio Affari Centrali del Ministero dell'Interno

Si è tenuto quest'oggi un incontro a distanza tra il Coordinatore Ocf, i Presidenti degli Ordini di Roma, Milano, Napoli e Palermo e l'Ufficio Affari Centrali del Ministero dell'Interno per risolvere il problema del rilascio dei certificati anagrafici tramite Anpr.
Da parte dell'Ufficio è stato assicurato che non vi saranno problemi di sorta e che i servizi già offerti da alcuni Comuni non saranno interrotti. Nel corso della riunione si è ritenuto, altresì, di concordare un impegno comune teso a favorire l'innovazione tecnologica, al fine di implementare i servizi per l'Avvocatura con la costituzione di un tavolo tecnico con rappresentanti comuni.


Contributi previdenziali compensabili, il commento di OCF

L'Organismo Congressuale Forense prende atto con soddisfazione che finalmente potranno compensarsi i crediti derivanti dalle difese di ufficio e dal patrocinio in favore dei non abbienti anche con i contributi previdenziali degli avvocati.

Questa iniziativa prende le mosse da una idea di tanti anni fa (Disegno di Legge Veltroni), che aveva sempre avuto il consenso di Cassa Forense, ma non dei Ministeri Vigilanti. Dell'attenzione che la politica ha riservato su questo punto alle esigenze dell’Avvocatura abbiamo già ringraziato il Viceministro Sisto e il Presidente della Commissione Giustizia Maschio, in occasione del loro intervento alla scorsa Assemblea OCF del 25 novembre, e il Sottosegretario Delmastro, mediante interlocuzione diretta.

È importante ora aiutare l'Avvocatura ad utilizzare al meglio questa opportunità, mediante la corretta e più estesa applicazione possibile dei protocolli stipulati nei vari distretti e circondari.


Pescara, OCF incontra l'Ordine

(In foto, da sinistra, il Consigliere dell'Ordine di Pescara Federico Squartecchia, il Segretario Generale ANF Giampaolo Di Marco, il Presidente Emerito ANF Nazionale Marcello Pacifico, il Presidente COA Pescara Giovanni di Bartolomeo, il Coordinatore OCF Scialla, il Consigliere Segretario Daniela Terreri)


Equo compenso | L'intervento di OCF sui ddl e i rilievi specifici

L’Organismo Congressuale Forense, organismo di rappresentanza politica dell’Avvocatura italiana, su espresso invito, ha nei giorni scorsi inviato alla Commissione Giustizia della Camera le proprie osservazioni sui 4 disegni di legge in tema di equo compenso per i professionisti. Ad una generale valutazione di ampia condivisione, in particolare della proposta di legge Meloni (il testo base per la commissione) si sono accompagnati alcuni rilievi specifici:

-              un ambito di applicazione troppo circoscritto che andrebbe esteso anche ai privati e PMI al di sotto della soglia dei 50 dipendenti e di ricavi inferiori ai 10 milioni di Euro, includendo in ogni caso le prestazioni rese in favore di società veicolo di cartolarizzazioni e degli agenti di riscossione;

-              la necessità di incidere sulle numerose pratiche elusive segnalate a OCF, specie in campo assicurativo e bancario, consistenti nell’affido a studi professionali di ampi pacchetti di pratiche e servizi poi “smistati” e distribuiti a domiciliatari e corrispondenti, con pattuizioni in deroga e violazione dei parametri ministeriali

-              l’opportunità di un approfondimento sulla previsione di sanzioni disciplinari, nel caso di partecipazione del professionista alla redazione di convenzioni contenenti pattuizioni perché non si tiene conto della debolezza intrinseca dei professionisti che vengono invitati o indotti a presentare autonomamente condizioni sfavorevoli e quindi facendosene autori, tramite forme di bandi o gare;

-              l’applicazione della legge anche alle prestazioni già pattuite ma non ancora eseguite, pur con una specifica comunicazione da parte del professionista al committente.


Assemblea OCF 25 e 26 novembre | "Spazio al dialogo con le istituzioni su questioni politiche concrete"

Un'intensa "due giorni" per la prima assemblea effettiva - dopo l'insediamento del 22 ottobre scorso - per il nuovo Organismo Congressuale Forense OCF, nell'occasione in seduta presso la sala del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Roma, che ha ospitato l’evento.

Al termine dei lavori dell'assemblea che hanno caratterizzato questi ultimi due giorni, il commento del coordinatore OCF, avv. Mario Scialla:

"Siamo molto soddisfatti dell'apertura e della possibilità di dialogo che la politica sta manifestando con l'avvocatura e che ci lascia ben sperare anche per il futuro, pur consapevoli dell'esistenza di alcuni punti di criticità peraltro già segnalati. Salutiamo con grande favore la prospettata vicina entrata in vigore dell'equo compenso. Siamo ovviamente ben consapevoli che questa è solo una delle tante battaglie che l'OCF ha già in cantiere e che intende portare avanti".

A portare i saluti istituzionali, il viceministro Francesco Paolo Sisto e il presidente della Commissione Giustizia della Camera Ciro Maschio.

“C'è stato spazio – ha commentato il tesoriere OCF, Antonino La Lumia - per un confronto ampio e importante sui temi dell'Avvocatura, tra cui equo compenso e processo telematico, con voci ed esperienze delle varie realtà territoriali: il comune sentire è certamente quello di operare in stretta connessione e sulle questioni politiche concrete, valorizzando al massimo il lavoro dei nuovi gruppi di lavoro e i rapporti già avviati con gli interlocutori istituzionali”.

E proprio l’equo compenso è stato uno dei temi principali a caratterizzare l’ordine del giorno, con un contributo trasmesso alla Commissione Giustizia della Camera per la redazione del quale l'Ufficio di Coordinamento si è avvalso del prezioso contributo degli avvocati Pierfrancesco Foschi e Giandomenico Catalano, componenti dell’Assemblea.

Infine, un pensiero di solidarietà ai colleghi di Ischia e a tutta la popolazione colpita dalla grave sciagura. Dopo gli enormi danni provocati dalla frana che sabato ha colpito l’isola, l’Organismo Congressuale Forense ha accolto con favore la notizia che il Sottosegretario Andrea Del Mastro Delle Vedove ha rilasciato alla stampa, a proposito della concessione d’urgenza di una proroga della chiusura della Sezione Distaccata del Tribunale di Ischia e della possibile soluzione del problema per gli altri Tribunali insulari.


Novità fatturazione elettronica, Scialla (OCF): “Giusta attenzione per il rispetto privacy assistiti”

Con il provvedimento del 24 novembre l'Agenzia delle Entrate riscrive le regole sull'emissione e la ricezione dei documenti, con un'attenzione particolare alle informazioni che possono essere utilizzate per i controlli. Il commento del Coordinatore dell’Organismo congressuale forense, avv. Mario Scialla: "Importante e opportuno provvedimento della Agenzia delle Entrate a tutela della riservatezza degli assistiti degli Avvocati: con provvedimento numero 433608,  indicante Regole Tecniche di Fatturazione Elettronica, si prevede che per quanto riguarda le fatture emesse da soggetti che operano nel settore legale, le informazioni contenute nella descrizione dell'operazione, data la loro delicatezza, saranno memorizzate in modalità cifrata al fine di impedire la lettura degli stessi, in caso di accessi non autorizzati. Questo provvedimento riserva la giusta attenzione e un corretto rispetto per la privacy degli assistiti degli Avvocati che possono trarre nocumento dal far trapelare all'esterno, ad esempio, l'esistenza di un processo penale a loro carico. Interventi di questo tipo vanno lodati in quanto consentono concretamente il rispetto del dovere di riservatezza dell'Avvocato e di salvaguardia degli interessi del proprio assistito".


Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: le iniziative di OCF

Il 25 novembre prossimo il mondo celebra la giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

OCF prosegue il suo percorso volto a promuovere una sensibilità crescente del mondo forense e della società all’attenzione alle questioni di genere.

L’organismo politico dell’avvocatura esprime il pieno sostegno da parte di tutti i suoi componenti a ogni iniziativa finalizzata al superamento di modelli culturali che possano ostacolare l’autodeterminazione delle donne e la loro partecipazione alla vita sociale e istituzionale, volgendo la sua attività politica verso l’obiettivo della parità e dell’uguaglianza.

Per dare concreta voce al suo impegno Ocf parteciperà al convegno "Giornata mondiale per la lotta alla violenza sulla donna, violenza di genere e affido dei minori conflitto o violenza” organizzato dalla commissione Progetto Donna dell’Ordine degli Avvocati di Roma, il giorno 25 novembre dalle ore 12 alle ore 14,30  in diretta streaming tramite il canale you tube dell’Ordine degli Avvocati di Roma. Analoghi incontri, che vedranno la presenza di componenti OCF, si terranno a Milano e Padova.

La violenza contro le donne è, tra le violazioni dei diritti umani, la più vergognosa ed è un ostacolo al progresso di ogni civiltà e paese.

L’avvocatura nell’esercizio della sua funzione sociale intende dare tutto il suo sostegno alla lotta contro ogni forma di violenza di genere, per offrire una diversa prospettiva alle donne e agli uomini di domani.


Provvedimenti economici in favore degli avvocati, le proposte di OCF

L'Organismo Congressuale Forense plaude al recente incontro tra il CNF, il Viceministro della Giustizia Sisto e il sottosegretario Ostellari, naturale e logica prosecuzione delle prime interlocuzioni già avviate da OCF a fine ottobre, con i rappresentanti del nuovo governo, tra cui l'altro sottosegretario Del Mastro, e chiede che - dopo questi primi raccordi istituzionali - vengano ora tenute in adeguata considerazione anche le delicate problematiche che coinvolgono l’Avvocatura, la cui condizione, da quanto emerge dal Rapporto Cassa Forense - Censis del 2022 è decisamente preoccupante.
È pertanto indispensabile, già nella imminente finanziaria, l'adozione di concreti provvedimenti economici in favore dei liberi professionisti, quali ad esempio l’introduzione della cedolare secca non solo per le attività commerciali ma anche per gli studi, la possibilità di dilazionare i versamenti fiscali e la compensazione integrale dei crediti derivanti dal patrocinio e difese di ufficio anche con i contributi previdenziali.


Avvocati e telematica, OCF: “Subito una piattaforma unica che sostituisca i sei canali di deposito e consultazione”

L’Organismo Congressuale Forense chiede anche che venga prontamente rimosso per gli avvocati ogni impedimento alla consultazione dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente

Il mese di novembre del 2022 è certamente da ricordare come tra i peggiori, nel rapporto tormentato tra gli avvocati e la telematica: infatti gravissimi sono stati i ritardi e i malfunzionamenti del sistema telematico del processo civile, che sono rimasti senza spiegazioni da parte del ministero. Il pregiudizio è stato particolarmente grave: gli adempimenti di cancelleria avvengono esclusivamente e obbligatoriamente con modalità telematiche, e quindi sono affidati in massima parte al buon funzionamento dei servizi; e invece notificazioni, depositi, pagamenti e consultazioni dei fascicoli sono stati in taluni distretti e in alcuni momenti del tutto impediti, con notevole danno per gli studi legali a causa di continue interruzioni di servizio che li espongono a responsabilità professionali.

Qualche giorno fa, il Ministero dell’interno, in nome della privacy, ha inibito la possibilità di estrarre i certificati anagrafici online: si tratta di attività che offre sicuro risparmio di tempo e di denaro, ad esempio per i civilisti che, prima di procedere alle notifiche, possono verificare gli indirizzi dei destinatari.

Né si dimentichi che l’uso giudiziario dei dati personali è consentito dal principio di proporzionalità, garantito dal considerando 4 del reg. UE 679/2016 (GDPR), e dunque, dalla equivalenza tra il diritto alla riservatezza del dato personale ed il diritto che si intende reclamare alla autorità giudiziaria.

Ora è il turno del malfunzionamento per il sistema informatico di liquidazione delle spese di giustizia, comunemente denominato SIAMM. È il sistema che dovrebbe servire per i pagamenti in favore degli avvocati, per il patrocinio a spese dello Stato, del pubblico, a fronte delle condanne in virtù della Legge Pinto. Chi chieda ora di accedere con le sue credenziali viene accolto da un messaggio che annuncia che “non c'è più spazio”.

Questi malfunzionamenti e la improvvida decisione ministeriale hanno come ricaduta l'impossibilità di esercitare compiutamente l'attività defensionale.

Appare evidente la necessità di aumentare le risorse dedicate alla digitalizzazione, così come è venuto il momento di riformare completamente il sistema telematico in quanto strumento che consente l’accesso alla giustizia: e invero la digitalizzazione della Giustizia è la prima tra le sei missioni declinate nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Da tempo l’avvocatura invoca la creazione di una piattaforma unica che sostituisca i sei canali di deposito e consultazione oggi esistenti (civile, amministrativo, tributario, contabile, penale e sportivo).

Vi sono peraltro uffici giudiziari incredibilmente ancora oggi esclusi dalla digitalizzazione come il Giudice di Pace.

La pluralità delle modalità di deposito degli atti non fanno che imporre all’avvocato adempimenti ulteriori ed inutilmente complessi.

Con la creazione di un unico portale si faciliterebbe e velocizzerebbe, invece, il lavoro dell’avvocato nella gestione dei depositi e si diminuirebbero i costi. Con una tecnologia adeguata ai tempi e il superamento del deposito via pec si otterrebbe il caricamento diretto dell’atto sulla piattaforma, visibile subito da tutti, fatta salva la verifica da parte del cancelliere. La visibilità a favore di controparte diverrebbe immediata e senza ritardi.

L’avvocatura da tempo ritiene necessaria altresì la uniformità della identificazione ed autenticazione elettronica dei soggetti utilizzatori dei sistemi, secondo principi di efficienza e trasparenza della P.A., dettati dal CAD e dal regolamento EIDAS (Regolamento UE n. 910/2014 del 23 luglio 2014).

Occorre, infine, revocare ogni decisione che impedisca l’accesso dell’avvocato alla Anagrafe Nazionale, proprio perché funzionale al pieno esercizio del diritto di difesa.

L’Organismo Congressuale Forense, quindi, manifesta piena disponibilità a contribuire a ogni iniziativa tecnica e politica volta alla creazione di un sistema integrato di identificazione, di deposito e di consultazione mettendo a disposizione il notevole bagaglio di esperienza e di conoscenza anche tecniche della avvocatura; chiede che venga prontamente rimosso per gli avvocati ogni impedimento alla consultazione dell'Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente.