COMUNICATO STAMPA | OCF: TRIBUNALE UNIFICATO DEI BREVETTI: SUBITO TAVOLO INTERISTITUZIONALE PER LA PIENA OPERATIVITA' DELLA SEDE

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OCF: TRIBUNALE UNIFICATO DEI BREVETTI: SUBITO TAVOLO INTERISTITUZIONALE PER LA PIENA OPERATIVITA' DELLA SEDE

Roma, 29 giugno 2023: È motivo di grande orgoglio e soddisfazione per l’intera Avvocatura italiana la notizia dell’assegnazione a Milano della terza sede della sezione della divisione centrale del Tribunale Unificato dei Brevetti. Come OCF riconosciamo il merito al costante lavoro del governo e delle istituzioni territoriali che hanno dedicato energie e dedizione. Un risultato significativo per la città, per l’Ordine degli Avvocati di Milano e per l’intera avvocatura italiana.

“Esprimo tutto il mio apprezzamento – commenta il segretario di OCF Accursio Gallo – sono convinto che questo risultato porterà nuova linfa e nuove prospettive per l’avvocatura italiana. Abbiamo bisogno di costruire una nuova visione della nostra professione, sempre più ampia e internazionale. Vedo nuove sfide, interessanti opportunità e indubbiamente un’occasione di crescita. Quando le istituzioni nazionali e locali lavorano insieme ottengono importanti vittorie. Mi congratulo per questo con l’Ordine degli Avvocati di Milano e auspico, ora che si è conclusa questa prima cruciale fase, la definizione di un nuovo tavolo interistituzionale che possa garantire tempi rapidi per la piena operatività della sede.”

da ofcmin

COMUNICATO STAMPA | OCF: “L’obbligo del deposito telematico degli atti civili davanti al Giudice di Pace previsto per il prossimo 30 giugno va rinviato".

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OCF: “L’obbligo del deposito telematico degli atti civili davanti al Giudice di Pace previsto per il prossimo 30 giugno va rinviato".

Roma, 28 giugno 2023 / Il 30 giugno 2023 dovrebbe entrare in piena attività il processo telematico avanti ai Giudici di Pace di tutta Italia.

L’Organismo Congressuale Forense ha monitorato con attenzione la fase di formazione e di sperimentazione necessaria a preparare gli addetti alle cancellerie e i Giudici di Pace al corretto uso degli strumenti informatici.

Dalla consultazione con i principali uffici dei GdP dislocati nell’intero territorio italiano è però emersa una drammatica situazione: la formazione del personale, organizzata mediante tutorial a video (da scaricare su iniziativa dei funzionari) o attraverso corsi a distanza, ha coinvolto solo una parte degli Uffici, mentre ad altri non è stato neppure comunicata la data del corso ad essi destinato. E quelli che ne hanno usufruito l’hanno reputata insufficiente, ritenendo più efficace l’addestramento in presenza anziché da remoto.

Non solo.

La fase della sperimentazione, prevista con il deposito esclusivamente di ricorsi per decreto ingiuntivo, con l’adozione del “doppio binario” (cartaceo e telematico, con validità legale solo del primo) è stata resa vana dall’esiguo numero di ricorsi depositati causata dall’assenza di uno specifico ambiente di prova, con l’impossibilità di effettiva lavorazione degli atti e del conseguente deposito di provvedimenti da parte dei Giudici.

E’ mancata la necessaria iscrizione dei funzionari e dei Giudici al REGINDE, presupposto indispensabile per accedere al sistema, sono state segnalate numerose problematiche relative al mancato funzionamento della firma remota dei giudici o all’impossibilità di questi a collegarsi al portale operativo sul quale lavorare.

Da ultimo, è stato individuato un problema tecnico negli schemi ministeriali XSD, che generava un errore bloccante del deposito dei ricorsi per decreto ingiuntivo, problema finalmente risolto dal Ministero con un nuovo rilascio ma solo nei giorni scorsi, con i necessari tempi di adattamento dei vari programmi di deposito da parte delle Software House.

In conclusione, fino al 28 giugno prossimo non sarà possibile, salvo complicate operazioni sui files, effettuare il deposito di un ricorso per decreto ingiuntivo.

L’avvio del processo telematico alla data del prossimo 30 giugno, come ampiamente previsto dall’OCF in sede di audizione con il Ministro della Giustizia e con i capi del DGSIA, è dunque IMPOSSIBILE.

Gli Uffici dei Giudici di Pace sono del tutto impreparati alla adozione del nuovo sistema che procurerà notevoli difficoltà agli Avvocati e dunque ai cittadini tutti perché, non riuscendosi ad effettuare un deposito telematico, si dovrebbe attendere l’autorizzazione del Capo dell’Ufficio prima di potere effettuare il deposito alternativo cartaceo; il tutto con evidente pericolo di mancato rispetto dei termini processuali posto che dopo il 30 giugno tutti i tipi di atti, anche quelli endoprocessuali di cause già pendenti, dovranno essere effettuati in via esclusivamente telematica.

L’Organismo Congressuale Forense chiede pertanto il rinvio dell’entrata in vigore dell’obbligo di deposito telematico degli atti civili davanti al Giudice di Pace, quanto meno fino al 30 settembre 2023, al fine di consentire una adeguata sperimentazione ed un allargamento della stessa anche ad una platea più ampia di avvocati e ad un più ampio spettro di atti processuali.

CS Deposito atti 28

da ofcmin

COMUNICATO STAMPA | OCF: “Bene convenzione Ministero-Agenzia Entrate su beni da pignorare. Si coinvolgano ora gli Enti previdenziali"

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 OCF: “Bene convenzione Ministero-Agenzia Entrate su beni da pignorare. Si coinvolgano ora gli Enti previdenziali"

Roma, 25 giugno 2023. L’Organismo Congressuale Forense esprime grande soddisfazione per la sottoscrizione della Convenzione tra Ministero della Giustizia ed Agenzia delle Entrate, che consentirà agli Ufficiali giudiziari di accedere alle banche dati dell’Amministrazione finanziaria e rendere più agevole la ricerca telematica dei beni da pignorare.

L’Organismo Congressuale Forense, con propria delibera del 25 marzo 2023, aveva chiesto al Governo di affrontare la questione in via di urgenza, dando maggiore impulso agli interventi normativi ed amministrativi idonei alla piena attuazione del disposto dell’art. 492 bis codice procedura civile, e, dunque, aveva chiesto di assicurare il collegamento diretto con le banche dati delle pubbliche amministrazioni e, in particolare, con l’anagrafe tributaria, compreso l’archivio dei rapporti finanziari, e con quelle degli enti previdenziali.

L’organismo politico della avvocatura aveva lamentato come fosse necessario l’intervento per evitare ritardi ed inerzie di sicuro danno per le procedure di recupero del credito con conseguente lentezza o, peggio, inefficacia delle procedure esecutive, che generava, così, un ulteriore vulnus all’efficienza della Giustizia a danno del creditore, ovvero di colui che è stato già riconosciuto meritevole di tutela, contraddicendo con un rallentamento delle procedure esecutive gli intenti di riduzione dei tempi del processo, finalità dichiarata della riforma del codice di procedura civile.

Con la convenzione sottoscritta oggi, quindi, gli ufficiali giudiziari potranno acquisire dalla Agenzia delle Entrate tutte le informazioni utili a individuare i beni da sottoporre a esecuzione, ad istanza da parte di un creditore in possesso di un titolo esecutivo e del precetto o a seguito di specifica autorizzazione del presidente del Tribunale o di un giudice da lui delegato.

L’Organismo Congressuale Forense auspica, infine, che si proceda quanto prima alla sottoscrizione di analoga convenzione con gli enti previdenziali, o comunque alla adozione di strumenti che portino allo stesso risultato.

CS ART. 492bis cpc 25.06

da ofcmin

COMUNICATO STAMPA | OCF CHIEDE INTERVENTO DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA SUL CASO DEL MINORE DETENUTO A SAN VITTORE

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 OCF CHIEDE INTERVENTO DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA SUL CASO DEL MINORE DETENUTO A SAN VITTORE

 Roma, 22 giugno 2023. L'Organismo Congressuale Forense ( OCF ), con riferimento  alla situazione detentiva di un soggetto minorenne accusato di rapina presso il Carcere di San Vittore a Milano, ritiene urgente e non procrastinabile un intervento da parte delle Autorità competenti al fine di garantire in tempi celeri un inserimento in una struttura idonea cosi da porre fine ad una violazione dell’ordinamento interno e delle direttive sovranazionali che impongono la collocazione dei soggetti minorenni in idonei istituti e rispetto alla quale potrebbe essere interpellata la Corte europea dei diritti dell’uomo.

L’OCF chiede l'intervento del Ministro della Giustizia affinché, in ragione di ritardi e inefficienze, non abbiano a ripetersi simili violazioni di diritti fondamentali dello Stato di diritto.

Le Commissioni Detenzione/Problemi Carcerari e Diritti Umani dell'OCF ribadiscono il loro impegno nel vigilare affinché vengano rispettati i principi costituzionali relativi alla dignità di tutti i soggetti detenuti.

Cs minori e carceri 22.06

da ofcmin