Rassegna Stampa | OCF, i commenti all’intervista di Paparo
A pochi giorni dall’elezione del nuovo Ufficio di coordinamento dell’Organismo Congressuale Forense, in molti – almeno fra gli habitué della politica forense – si sono espressi sui social sulla neoeletta governance dell’organo di rappresentanza politica dell’avvocatura.
In una delle sue prime uscite pubbliche, Paparo ha tenuto una lunga intervista per Iuslaw web radio (per ascoltare l’intervista clicca qui) in cui hanno trovato spazio sia i temi riferiti a una progettualità congressuale sia riferimenti a un nuovo assetto interno dell’OCF.
“Chi mi conosce – ha commentato uno degli intervistatori, Domenico Monterisi, in un post – sa che con Sergio Paparo non sono sempre andato d’accordo, sebbene attribuisca a lui ed Ester Perifano, oltre che al compianto Maurizio de Tilla, quel poco che so di politica forense. In particolare, non ho mai compreso fino in fondo la sua svolta che per brevità definirò “ordinistica” e che culminò nella creazione di OCF. Anche se oggi ho capito qualcosa in più”. Paparo, continua Monterisi, “ha risposto su tutto e con notevole competenza, dimostrando che si può essere in disaccordo su alcune tematiche e su alcuni passaggi epocali della politica forense come su qualsiasi altro argomento, ma ci si può e ci si deve confrontare apertamente e senza infingimenti. Non so se nei pochi mesi a disposizione lui e OCF faranno bene o male, se anche una parte delle idee oggi espresse (assai condivisibili quelle in tema di ordinamento giudiziario, di coinvolgimento delle associazioni e di ufficio del processo), potrà trovare compimento. Di certo, siamo al cospetto di un interlocutore che ha grande conoscenza delle tematiche (in parte derivategli anche dall’importante esperienza di Presidente di un Ordine importante,) e con una visione politica”.
Dello stesso tono, ma senza dimenticare le criticità che rendono il percorso di qui a ottobre indubbiamente difficile, anche il commento di Ester Perifano, consigliera nazionale ANF: “Erano anni che non ascoltavo una disamina così completa ed approfondita dei nostri ultimi 25 anni (visto che Paparo ha iniziato da Venezia 94), ripercorrerli è stato un amarcord notevole, a tratti, lo confesso, anche emozionante”. Anche se, ricorda Perifano, “al Congresso di Lecce mancano solo sei mesi, e mi sa che nessuno di noi, compreso Sergio, è attrezzato per i miracoli”.
Stefano Dell’Orto, tra gli amministratori di uno dei principali gruppi social di politica forense, scrive di essere rimasto “impressionato dalla competenza e soprattutto dalla padronanza e dalla conoscenza della storia della politica forense. Una memoria storica come si dice in questi casi. La cosa che mi ha fatto più piacere però è la volontà di non sottrarsi ad alcuna domanda, anzi la volontà per il futuro di mantenere un’interlocuzione costante. Si può non essere d’accordo con lui, ma si deve apprezzare la disponibilità. L’epoca degli imperatori nella torre d’avorio speriamo sia finita”.
Nei prossimi giorni Paparo sarà, insieme alla nuova squadra di vertice, nella sede di via Valadier a Roma per strutturare una maggiore articolazione dell’amministrazione dell’Organismo, in vista anche dell’assemblea di fine mese, oltre che programmare una serie di incontri istituzionali con l’auspicio di una rinnovata collaborazione per la preparazione dell’appuntamento congressuale di Lecce e per le iniziative necessarie alla tutela della giurisdizione e dell’avvocatura.