Riforma del processo civile, OCF: “Bene ridurre i tempi ma non basta modificare le sole norme processuali”

Anche quest’anno si celebra proprio oggi, 25 ottobre, la Giornata Europea della Giustizia Civile, istituita nel 2003 dalla Commissione UE e dal Consiglio d’Europa, sul modello delle altre grandi giornate europee, per avvicinare il mondo della giustizia civile ai cittadini dell’Unione e dare loro consapevolezza della costruzione di uno spazio giudiziario comune.

E proprio in tema di riforma del processo civile, l’Organismo Congressuale Forense esprime apprezzamento per le finalità dichiarate di ridurre la durata e i tempi del processo, evidenziando che le profonde criticità del sistema giustizia non possono, però, essere risolte modificando, ancora una volta, le sole norme processuali.

E’ necessario intervenire immediatamente sulle risorse del sistema giustizia e sulla organizzazione del lavoro negli uffici giudiziari, sfruttando al meglio le risorse previste dal P.N.R.R. e consentire alle rappresentanze dell’Avvocatura di dare un contributo attivo alle scelte organizzative.

L’Organismo Congressuale Forense assicura la propria collaborazione a tale fine.

“E’ necessario”, sottolinea Mario Scialla, coordinatore di OCF, “proseguire nel percorso virtuoso iniziato dall’Organismo e rafforzare il dialogo costruttivo con gli uffici legislativi e le rappresentanze politiche e specialistiche dell’Avvocatura sul tema della giurisdizione”.

“Il ruolo di difesa dei diritti che la Costituzione assegna all’Avvocato deve estendersi alla funzione proattiva nella sintesi e nel monitoraggio dei nuovi strumenti processuali e tecnologici, ove le trasformazioni sociali e tecnologiche impongano una revisione dei codici”.

“E’ il momento –conclude Scialla– di cogliere una grande opportunità per porre le basi di una trasformazione del servizio di giustizia adeguato alle nuove esigenze che il progresso impone, e quanto più tale processo sarà condiviso con gli operatori tutti, tanto più esso sarà efficace e duraturo nel tempo”.

L’OCF evidenzia come vi siano numerose criticità, subito emerse in seno alla riforma, sia nel procedimento di formazione della norma che nei contenuti, anche perché la collaborazione delle rappresentanze dell’Avvocatura, pur essendosi registrato un maggior loro coinvolgimento rispetto al passato, non è stata organica ed effettiva.

Di tali criticità l’organismo ha offerto una puntuale disamina in una nota, elaborata in seno alla neocostituita assemblea, diffusa tramite i suoi canali di comunicazione.

L’OCF esprime invece apprezzamento circa la valorizzazione delle forme di giustizia complementare e la previsione di incentivi fiscali a sostegno delle stesse, osservando che in questo ambito, le rappresentanze forensi hanno senza dubbio offerto, nel tempo, un contributo rivelatosi essenziale.