Processo Morandi, 750.000 euro per diritti di copia | Paparo, OCF: “Circolare ingiusta, va cambiata”
La richiesta di 750.000 euro per i diritti di copia nel processo Morandi | Paparo, Coordinatore OCF: “La circolare del Ministero che lo consente è ingiusta e va cambiata”.
La richiesta di diritti di copia (digitale) relativi al fascicolo del PM nel processo Morandi per un importo di € 750.000 rivolta ai difensori degli imputati e delle parti civili è stata formulata sulla scorta di una recente circolare del 18.05.2022 del Dipartimento degli Affari di Giustizia che ritiene che i documenti di indagine contenuti nel TIAP-Document@ (app che gestisce i fascicoli digitalizzati delle Procure) non siano accessibili autonomamente dai difensori e che pertanto richiedendo l’intervento del personale amministrativo (per verifica e autorizzazione) ai fini della loro ostensibilità è giustificata da parte delle segreterie la richiesta di diritti di copia (anche senza conformità ed in formato digitale) secondo le tabelle vigenti.
Il commento di Sergio Paparo, coordinatore Organismo Congressuale Forense: “Quella circolare è ingiusta (nel senso costituzionale del termine) e ne chiediamo la revisione non solo perché contrasta con le finalità del c.d. Portale del processo penale telematico le cui prime sperimentazioni consentono di ottenere e scaricare, tramite Portale, le copie dopo una semplice procedura di upload della richiesta di abilitazione della parte e il conseguente e autonomo download del file contenente le copie ma anche perché in casi come quello del processo Morandi finisce con il compromettere gravemente il diritto di difesa delle parti (tutte) costrette a pagare, data l’imponenza del fascicolo, somme spropositate e paragonabili in ordine di grandezza a quelle che potrebbero essere in ipotesi oggetto di una condanna al risarcimento danni”.