OCF richiede l’annullamento del bando ANAS e ritiene “insoddisfacenti i chiarimenti diramati oggi dall’ente”

L’Organismo Congressuale Forense, dando seguito al comunicato emesso il 27 luglio scorso, ha inviato questa mattina una nota formale all’ANAS, con la quale ha chiesto l’annullamento in autotutela del bando per la costituzione di un elenco di Avvocati a disposizione dei propri dipendenti.

L’OCF nella nota, con cui ha anche preannunciato iniziative giudiziarie a tutela dell’Avvocatura , ha denunciato che l’impianto del provvedimento è in contrasto con la disciplina specifica dell’Ordinamento Forense e con i principi generali in tema di tutela giurisdizionale dei diritti, oltre che con la intrinseca ragionevolezza dei criteri di selezione dei professionisti e  penalizza in modo del tutto ingiustificato i giovani Avvocati Italiani. Tra l’altro, l’OCF ha denunciato la totale irragionevolezza del criterio preferenziale adottato per gli esponenti delle istituzioni forensi.

OCF ritiene inoltre grave il fatto che con l’elenco in questione si “condizionerebbe” il diritto dei lavoratori a scegliere liberamente i propri difensori, inducendoli a orientarsi su Avvocati di fiducia dell’ente.

L’Organismo Congressuale Forense nel prendere atto della precisazione inviata in data odierna dall’ANAS in risposta a precedente nota del Consiglio Nazionale Forense, ritiene però che si tratti di precisazioni che, pur eliminando il criterio preferenziale verso i componenti degli organismi istituzionali forensi, confermano tutte le altre criticità denunciate.

Su tali questioni l’Organismo Congressuale Forense conferma che valuterà ogni opportuna iniziativa giudiziaria per il caso in cui l’iniziativa dell’ANAS non dovesse essere annullata.

 

 

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