Manovra; OCF ribadisce la propria contrarietà: No alla tassa “blocca processi”

L’Organismo Congressuale Forense ribadisce con forza la propria assoluta contrarietà all’introduzione della sanzione dell’improcedibilità per il mancato versamento del Contributo Unificato, come previsto dall’art. 105 della legge finanziaria 2025.

Anche gli emendamenti alla norma, che prevedono il pagamento di un “importo minimo” come condizione per l’iscrizione della causa al ruolo, non trovano alcun consenso. L’Organismo Congressuale Forense considera tale meccanismo una vera e propria barriera fiscale alla domanda di giustizia, di dubbia legittimità costituzionale, indipendentemente dalla modesta entità della somma richiesta.

Questa proposta introduce un criterio discriminatorio che mina i principi fondamentali di accesso alla giustizia, creando un ostacolo inaccettabile per i cittadini e compromettendo la parità di diritti.

Pertanto, l’Organismo Congressuale Forense si oppone fermamente a qualsiasi forma di onere economico vincolante per l’iscrizione della causa al ruolo e sollecita un ripensamento radicale di tale misura.

In alternativa, l’Organismo Congressuale Forense propone il pieno potenziamento delle attività di recupero già previste nei confronti dei soggetti inadempienti. È indispensabile un intervento politico mirato, capace di garantire il rispetto delle obbligazioni economiche senza violare il diritto all’accesso alla giustizia.

L’Organismo Congressuale Forense continuerà a vigilare e a promuovere soluzioni che tutelino i diritti di tutti i cittadini e preservino l’integrità del sistema giudiziario, senza imposizioni fiscali discriminatorie e incostituzionali.