Covid e giustizia, Malinconico (OCF): “Mancano norme univoche e strumenti informatici”
“Fa piacere sapere che anche l’ANM condivide l’appello, lanciato a suo tempo dall’Organismo Congressuale Forense, per procedere a una serie di interventi sulla giustizia. Sono richieste che l’OCF porta avanti da tempo, ribadite non ultimo anche ieri nell’incontro con il Ministro Alfonso Bonafede”.
Così Giovanni Malinconico, coordinatore dell’Organismo, in una nota in cui si fa il punto sulla situazione della Giustizia. “Come OCF abbiamo segnalato la disomogeneità delle misure organizzative e il mancato rispetto in molti Tribunali dell’obbligo di chiamare le cause a orari distinti e scaglionati – spiega Malinconico – Ciò che manca è la fissazione di una cornice normativa chiara ed univoca che enunci le modalità di udienza alternative alla trattazione in presenza, facendo salva naturalmente la discrezionalità dell’avvocato e delle sue scelte difensive”.
“Abbiamo anche chiesto di fissare normativamente il legittimo impedimento per l’avvocato in situazioni di isolamento per ragioni di covid – prosegue Malinconico – che non può essere lasciato all’arbitrio del singolo giudice”.
Sullo sfondo, in questa fase delicatissima della nuova ondata pandemica, “rimane tuttavia la drammatica carenza di strumenti informatici in dotazione al personale di cancelleria, pure previsti ma ad oggi distribuiti solo in minima parte. Inutile parlare di udienze telematiche, se poi le cancellerie non hanno computer adatti allo scopo”.