Cessioni d’azienda, l’OCF: sacrosanto aprire agli avvocati nell’interesse dei cittadini

L’Organismo Congressuale Forense (OCF) – l’organismo di rappresentanza politica dell’Avvocatura italiana – esprime il proprio disappunto per il parere negativo espresso dall’Ufficio legislativo sugli emendamenti alla proposta di legge C. 1074 al vaglio della Commissione Finanze della Camera ed auspica che venga accolta positivamente l’estensione ad avvocati e commercialisti della facoltà di svolgere l’attività di autentica e di certificazione delle cessioni d’azienda anche se limitate alle sole di cessioni di ditte individuali.

La normativa attuale, che consente ai soli notai la possibilità di stipulare i contratti di trasferimento d’azienda, non è infatti supportata da alcuna valida ragione e comporta solamente una mera duplicazione di costi per le parti assistite da un avvocato, redattore materiale del contratto. Al netto di ogni considerazione legata all’inefficienza di questa duplicazione, ciò genera anche una disparità di trattamento dal punto di vista concorrenziale tra il notaio e l’avvocato, in quanto, sebbene entrambe le figure professionali possano già oggi assistere le parti e redigere i contratti, si crea un privilegio del tutto immotivato a favore del notaio.

L’Avvocatura esprime condivisione e apprezzamento per l’iniziativa legislativa della relatrice On. Carla Ruocco. “Il mantenimento del regime attuale è incomprensibile”, dichiara Giovanni Malinconico, coordinatore dell’OCF. “Attualmente gli avvocati possono svolgere funzioni molto importanti in materie delicatissime quali quelle relative allo status delle persone attraverso gli accordi di negoziazione assistita e non invece quelle relative a meri contratti di trasferimento o di affitto di azienda. Qui non si tratta di una contesa fra notai, avvocati e commercialisti: ciò che conta è l’interesse dei cittadini, e l’interesse dei cittadini è senz’altro quello di razionalizzare l’ordinamento riducendo un privilegio ormai anacronistico e immotivato”. Il Coordinatore rileva inoltre “che il Congresso degli avvocati svoltosi a Roma il 5-6 aprile ha approvato a larghissima maggioranza una mozione proposta dall’Organismo Congressuale Forense nella quale si auspica che agli avvocati venga concessa finalmente la possibilità di autenticare le sottoscrizioni nei contratti preliminari degli immobili da costruire che l’art.388 della Crisi d’impresa entrato in vigore il 16.3.2019 affida in via esclusiva ai notai”.