Carenze organico | Roma, stop udienze per sei mesi. Paparo: “Dall’Ocf proposte dell’avvocatura per il nuovo governo”
La sospensione dell’assegnazione dei processi penali collegiali per 6 mesi presso il Tribunale di Roma a causa della carenza di organico dei magistrati (che comporta che dei 32 collegi giudicanti previsti ne operino di fatto solo 18) è lo specchio della realtà in cui si trova da anni la giustizia italiana ed è fonte di grave preoccupazione per tutta l’avvocatura che rimane sgomenta davanti a un provvedimento così grave e senza precedenti.
Come già ribadito più volte dall’Organismo Congressuale Forense le riforme procedurali e l’ufficio del processo non bastano da soli a risolvere i problemi della giustizia se non si mette mano concretamente alle vere cause del problema: carenze di organico dei magistrati togati (il numero dei fuori ruolo è peraltro davvero eccessivo), mancata valorizzazione della magistratura onoraria, scoperture di organico degli amministrativi, inadeguatezza delle risorse tecniche e delle strutture ed in ultimo per il settore penale un eccesso di norme incriminatrici (che prevedono spesso fattispecie di allarme sociale nullo) che si traduce in una massa di indagini e processi ormai davvero ingestibili per la macchina della giustizia.
"L’avvocatura che si prepara al prossimo Congresso Nazionale Forense di Lecce è consapevole di questi problemi e del ritardo con cui la politica li ha fino ad ora affrontati e per questo l’Organismo Congressuale Forense che ne esercita la rappresentanza politica è - secondo il suo Coordinatore, Sergio Paparo - pronto a farsi carico di queste problematiche elaborando proposte concrete da sottoporre ai nuovi parlamento e governo".
Carenze organico | Roma, stop udienze per sei mesi. Paparo: "Dall'Ocf proposte dell’avvocatura per il nuovo governo"
La sospensione dell’assegnazione dei processi collegiali per 6 mesi presso il Tribunale di Roma a causa della carenza di organico dei magistrati (che comporta che dei 32 collegi giudicanti previsti ne operino di fatto solo 18) è lo specchio della realtà in cui si trova da anni la giustizia italiana ed è fonte di grave preoccupazione per tutta l’avvocatura che rimane sgomenta davanti a un provvedimento così grave e senza precedenti.
Come già ribadito più volte dall’Organismo Congressuale Forense le riforme procedurali e l’ufficio del processo non bastano da soli a risolvere i problemi della giustizia se non si mette mano concretamente alle vere cause del problema: carenze di organico dei magistrati togati (il numero dei fuori ruolo è peraltro davvero eccessivo), mancata valorizzazione della magistratura onoraria, scoperture di organico degli amministrativi, inadeguatezza delle risorse tecniche e delle strutture ed in ultimo per il settore penale un eccesso di norme incriminatrici (che prevedono spesso fattispecie di allarme sociale nullo) che si traduce in una massa di indagini e processi ormai davvero ingestibili per la macchina della giustizia.
"L’avvocatura che si prepara al prossimo Congresso Nazionale Forense di Lecce è consapevole di questi problemi e del ritardo con cui la politica li ha fino ad ora affrontati e per questo l’Organismo Congressuale Forense che ne esercita la rappresentanza politica è - secondo il suo Coordinatore, Sergio Paparo - pronto a farsi carico di queste problematiche elaborando proposte concrete da sottoporre ai nuovi parlamento e governo".
Equo compenso, Paparo: “Si vinca la corsa contro il tempo per la sua approvazione”
Il rinvio della calendarizzazione al Senato del DDL sull’equo compenso al 6 settembre, nonostante le recenti rassicuranti parole del sottosegretario Sisto, determina l’Organismo Congressuale Forense a richiedere con forza l’approvazione del disegno di legge pur con i ristrettissimi margini di tempo rimasti.
Così Sergio Paparo, coordinatore OCF: “Si vinca la corsa contro il tempo. I gruppi parlamentari di Palazzo Madama hanno il dovere politico e anche morale di concludere l’iter di approvazione di un provvedimento così tanto atteso dai professionisti ed in particolare dagli avvocati. La recentissima approvazione a tempo di record della riforma della giustizia tributaria ci dimostra che, se c’è concreta volontà, l’equo compenso si può fare”.
La mancata approvazione di questo provvedimento fortemente voluto da tutta l’avvocatura e su cui l’Organismo si è così tanto speso in questi anni farebbe invece il gioco di quei contraenti forti, anche nella pubblica amministrazione, che continuano a volere corrispondere ai propri professionisti compensi inaccettabilmente esigui.
Genova, giustizia al collasso | Corrado, Ocf: "Tribunale impegnato nel caso Morandi, urgono risorse adeguate"
Mancano nove giudici sui diciannove necessari per il penale; una stima prudenziale vuole del 20% la carenza complessiva di giudici; quarantuno su un totale di ottanta sono i posti vacanti nel comparto cancellieri e funzionari; tre le maxi aule riservate al crollo del ponte Morandi, un caso che assorbirà da solo molte risorse. Sono questi alcuni numeri delle emergenze del Tribunale di Genova, una situazione al limite del collasso.
Andrea Corrado, componente dell'Organismo Congressuale Forense: "Oltre alla necessità di dare seguito alle riforme in corso della giustizia e dell’ordinamento giudiziario senza che la crisi di governo possa comprometterle (e sulle quali OCF ha chiesto l’impegno delle forze politiche che si propongono di governare il Paese), è necessario garantire al “sistema giustizia” gli strumenti essenziali per svolgere il proprio ruolo che viene compromesso dalle carenze di organico degli uffici giudiziari come quello genovese dove il Tribunale è impegnato in alcuni gravosi processi penali che ne erodono le risorse per i mesi a venire (ma le esigenze del comparto civile non sono da meno). La legittima protesta della Camera penale ligure evidenzia, ancora una volta, la problematica mai risolta della carenza di mezzi del comparto giustizia che, in questo periodo di riforme, deve essere definitivamente affrontata dal momento che la giustizia effettiva si ottiene non solo con regole efficaci ma anche con risorse adeguate".
Congresso Nazionale Forense | I temi congressuali
Il Comitato organizzatore del prossimo Congresso Nazionale Forense ha preso atto che l’Organismo Congressuale Forense con comunicazione inviata al Consiglio Nazionale Forense del 14 maggio 2022 ha chiesto la integrazione dei temi di cui all’ordine del giorno del Congresso.
Onde, allo stato, i temi congressuali sono:
1. Un nuovo ordinamento per un’Avvocatura protagonista della tutela dei diritti nel tempo dei cambiamenti globali
2. L’attuazione delle riforme e gli effetti, anche economici, sull’esercizio della professione
3. Giustizia predittiva e salvaguardia del “giusto processo”. Intelligenza artificiale: il ruolo e le nuove competenze degli avvocati nella tendenziale automazione nell’organizzazione e nella decisione giudiziaria
4. Revisione del regolamento - statuto congressuale approvato nel corso del XXXIII Congresso Nazionale Forense di Rimini e successivamente modificato nel corso del XXXIV Congresso Nazionale Forense di Catania.
PIAO Ministero Giustizia | Paparo, OCF: “Per gli uffici giudiziari, scorrimento graduatorie e nuovi concorsi”
Assemblea OCF | Il 22 e 23 luglio in modalità da remoto
La prossima assemblea prevista in modalità mista per il prossimo 22 e 23 luglio si terrà in modalità da remoto, per consentire di far fronte ad esigenze di contenimento di costi, in attesa del completamento dell’iter di approvazione dei bilanci.
Riforma Giustizia tributaria, il sostegno di OCF
L'Organismo Congressuale Forense, nel condividere la posizione di Uncat espressa nel documento datato 22 giugno 2022 afferente il progetto di legge 2636/2022 sulla Giustizia tributaria, ribadisce il proprio sostegno alla riforma del Giudice Tributario che si profila finalmente indirizzata all'introduzione di una figura specializzata e professionale. Il progetto di riforma, oggi in itinere in Parlamento, certamente migliorabile e che va corretto almeno quanto all'inquadramento del governo della Giurisdizione Tributaria attualmente impropriamente assegnato al MEF, comporta indubbiamente anche scelte nette quando all'impostazione dei requisiti del giudicante, che deve avere la stessa base formativa di ogni altro Giudice (e quindi in possesso della laurea in giurisprudenza), e, parallelamente, di quelli delle prerogative e garanzie della Difesa tecnica, la cui disciplina va orientata alla conformità ai principi di cui agli artt. 24 e 111 Cost. e deve essere qualificata dalla formazione professionale specifica dell'operatore del processo.
Assemblea 27 e 28 maggio 2022
I documenti dell'assemblea:
- Prot. n. 73_2022 - Convocazione assemblea 27 e 28 maggio 2022
- Prot. n. 76_2022 - Integrazione odg assemblea 27 e 28 maggio 2022
- Delibera equo compenso assemblea 27 e 28 maggio
- Presenze assemblea del 27 maggio 2022
- Presenze assemblea del 28 maggio 2022