Malinconico (OCF): “La riforma del Processo Civile deve garantire l’autonomia e l’indipendenza della Giurisdizione”
Marsala, 31 maggio 2019 – L’Organismo Congressuale Forense (OCF) ha partecipato ai lavori a Marsala dedicati a “I diritti degli altri” nell’ambito della manifestazione nazionale “I Cantieri del Diritto” organizzata dal Congresso Giuridico dei Fori Siciliani e del Distretto di Palermo.
Attraverso gli interventi dei membri del Coordinamento, l’Organismo Congressuale Forense ha condiviso l’opportunità di trovare, con tutte le componenti della società civile e della politica, punti di convergenza sul ruolo centrale della Giurisdizione e dell’Avvocatura per la compiuta realizzazione dei diritti dei cittadini, per la regolazione dei rapporti economici e sociali e per la piena attuazione del principio solidarista, garanzia imprescindibile di una società dinamica, civile ed evoluta.
Attraverso l’intervento del proprio Coordinatore, l’Avv. Giovanni Malinconico, l’Organismo Congressuale Forense (OCF) ha quindi portato l’attenzione sul tema della riforma del Processo Civile, argomentando da un lato la valorizzazione del ruolo dell’avvocatura nella responsabilizzazione delle parti alla selezione delle istanze giustiziabili in via preventiva, dall’altro con l’auspicio di una revisione di alcuni punti dell’intervento legislativo prospettato dal Ministero della Giustizia, che prevedono l’introduzione di preclusioni processuali collegate agli atti introduttivi, l’aumento dei poteri istruttori del giudice, ulteriori sanzioni a carico delle parti.
“Le principali cause di endemica sofferenza del processo civile sono da individuarsi nelle carenze strutturali e di risorse in cui i giudici sono costretti ad operare”, ha affermato Malinconico. “Le riforme processuali degli ultimi anni, sempre improntate ad una crescente sommarizzazione, si sono dimostrate inefficaci. Il punto forse non è riformare il procedimento ma concentrarsi ad un più intenso utilizzo di tecnologia per semplificare l’accesso alla tutela giurisdizionale, da una parte, e dall’altro sollevare la magistratura dall’onere di dovere gestire anche l’aspetto logistico-organizzativo della giustizia. Sono necessari per questo decisi interventi normativi per rendere più efficiente, e soprattutto effettivo, lo svolgimento del processo, anche maggiormente valorizzando il ruolo del difensore”. Si tratta di una sfida per la quale l’Avvocatura è pronta già da tempo a dare il proprio contributo ed è disposta ad assumersene responsabilità ed oneri.
Malinconico ha infine richiamato l’esigenza di garantire il principio per cui “un’avvocatura libera e indipendente svolge il ruolo sociale di attuare la giusta difesa delle parti nel processo”, che è un asse portante del “Manifesto dell’Avvocatura Italiana per l’effettività della tutela dei diritti e per la salvaguardia della giurisdizione”, deliberato dal Congresso Nazionale Forense nell’aprile 2019.