Conclusa in Commissione Speciale al Senato, audizione di OCF su dlgs Privacy

“Ogni innovazione è una occasione di crescita. Bene a una normativa europea che traghetti le regole sul trattamento dei dati nella società 4.0, positiva la tecnica di normazione per principi e la responsabilizzazione autonoma degli operatori, ma la trasposizione nel contesto di regole nazionali non è scevra da criticità, anche di conformità a costituzione specie per l’assenza di parametri oggettivi che possano integrare principi di adeguatezza che cosí, in assenza di misure minime da adottare, possono risultare in pregiudizio di diritti soggettivi e possibilità di difesa”.
Questo in sintesi il messaggio portato oggi dal Coordinatore dell’Organismo Congressuale Forense, Antonio Rosa, all’attenzione della Commissione Speciale, nel corso dell’Audizione che si è svolta al Senato per discutere di atti urgenti del Governo.
“I problemi posti dal GDPR sono principalmente quelli connessi alla necessità di adeguamento costituzionale di una norma che incide su diritti fondamentali e lo fa muovendosi per concetti generali, ponendo un problema di concreta applicazione. Occorre – ha evidenziato Rosa riferendosi anche in modo specifico alla categoria dei professionisti- identificare, in primo luogo e a stretto giro, il concetto di adeguatezza. In assenza di questa identificazione la normativa europea, infatti, risulta di fatto foriera di elevata criticità e idonea a rendere i professionisti passibili di sanzioni per violazioni determinate non da scelte consapevoli ma dalla poca chiarezza della normativa”.
Dalla Commissione è stata manifestata ampia apertura rispetto alle richieste espresse e consapevolezza delle difficoltà che riguardano oggi l’applicazione del GDPR.
Ampia è apparsa anche, tra le istituzioni dell’avvocatura, la condivisione delle linee di critica delle scelte normative di adeguamento.
Erano presenti per OCF, insieme al coordinatore Antonio Rosa: Giovanni Malinconico; Armando Rossi e Andrea Stanchi. Convocati per l’audizione anche: il Consiglio Nazionale Forense; l’Associazione Italiana Giovani Avvocati e il Movimento Forense.