L’OCF sostiene l’astensione proclamata dall’Unione Camere Penali. “Il lavoro fatto per la riforma carceraria non venga perso”
L’Organismo Congressuale Forense sostiene l’astensione proclamata dalla Unione delle Camere Penali Italiane e chiede alle Istituzioni politiche di assegnare la riforma carceraria alla Commissione speciale.
“È indispensabile – sottolinea il Coordinamento OCF – non disperdere il risultato del lavoro svolto, per oltre un anno, dalla commissione ministeriale di esperti composta da avvocati, magistrati, accademici, funzionari del Ministero e dell’amministrazione penitenziaria, che ha dato vita a una riforma più compatibile con un sistema carcerario degno di uno Stato civile.
È evidente infatti che, ad oggi – continua il Coordinamento – la finalità rieducativa della pena e l’umanità dei trattamenti punitivi siano principi inattuati. Ne sono prova le inaccettabili condizioni in cui la maggior parte dei detenuti espia la pena; l’inesistente assistenza sanitaria, in particolare sotto il profilo psichiatrico; il crescente numero di suicidi e gesti autolesivi e, infine, l’alta percentuale di recidiva tale per cui chi ha scontato la pena in carcere, nella maggior parte dei casi, vi ritorna.
La riforma – conclude il Coordinamento – porrebbe rimedio a queste storture e ci darebbe un sistema carcerario più conforme al dettato costituzionale con un intervento che, a nostro avviso, non è più rinviabile”.