Giustizia; OCF: bene rinvio nuove competenze dei Giudici di Pace, accolte le nostre richieste. Ora occorre un intervento strutturale.

L’Organismo Congressuale Forense accoglie con soddisfazione la decisione del Ministero della Giustizia di posticipare al 30 giugno 2026 l’entrata in vigore delle nuove competenze dei Giudici di Pace. Questa proroga, attesa e auspicata, rappresenta il frutto di un costante impegno dell’OCF, che già un anno fa aveva avviato un monitoraggio approfondito attraverso un sondaggio tra gli Ordini e gli Uffici del Giudice di Pace, evidenziando scoperture di organico gravissime.

Tutta l’Avvocatura si è unita nel sostenere questa battaglia, e ringraziamo il Ministero e i parlamentari che hanno ascoltato il nostro allarme. Il rinvio era indispensabile per evitare il collasso della giustizia di prossimità, già al limite per le carenze di magistrati onorari e personale amministrativo. In alcuni uffici, come Milano, Torino, Bologna e Napoli, il tasso di scopertura supera il 70%.

Tuttavia, il problema dell’efficienza della giustizia civile non è affatto risolto. Questo rinvio è solo un primo passo, e deve essere accompagnato da riforme strutturali: è necessario affrontare in modo più ampio il tema della giustizia onoraria, a cui la politica ha deciso senza la necessaria attenzione di affidare gran parte della giustizia civile. E rimane dirimente il ruolo dell’Avvocato, che la Riforma Cartabia ha enormemente svilito. Riteniamo indispensabile, come da tempo chiediamo, l’abolizione di quella riforma per garantire un sistema giustizia equo ed efficiente. L’OCF continuerà a monitorare la situazione e a battersi per soluzioni strutturali che assicurino un vero miglioramento della giustizia nel nostro Paese.