L’Organismo Congressuale Forense (OCF) sull’approvazione del Decreto Carceri: un passo avanti, ma non del tutto sufficiente

“L’OCF prende atto favorevolmente dell’approvazione del Decreto Carceri oggi al Senato, riconoscendo che si tratta di un intervento strutturato e di spessore, che procurerà benefici in prospettiva. Tuttavia, occorre anche decongestionare l’attuale drammatica situazione in cui versano i detenuti, con provvedimenti che premino coloro che si sono ben comportati nel percorso di rieducazione, favorendo un più ampio ricorso alla liberazione anticipata.

Serviranno ulteriori soluzioni per migliorare le condizioni del sistema penitenziario del Paese: i 62 suicidi dall’inizio dell’anno e il sovraffollamento che vede alcuni grandi istituti penitenziari arrivare ad ospitare persino il 130% della loro capienza regolamentare ci indicano che la strada per la normalizzazione è ancora lunga.

Bene l’incremento del Corpo della polizia penitenziaria del personale operativo in ambito penitenziario e minorile, ma il vero miglioramento delle condizioni carcerarie passa attraverso l’introduzione di procedure per la concessione e l’ottenimento del beneficio della liberazione anticipata, o di misure alternative per i condannati.

Sotto questo aspetto, e anche in merito a nuovi percorsi di formazione e lavoro per i detenuti, sarebbe opportuno dare seguito alle istanze che l’Avvocatura da tempo richiede”.

Così in una nota Mario Scialla, Coordinatore dell’OCF, e Elisabetta Brusa, Componente del Dipartimento Detenzione e Carceri di OCF.